(AGI) - Roma, 21 mag. - Ammonta a 960 milioni di euro, ovverooltre la meta' dei progetti banditi, il valore delle commessevinte da aziende italiane per la produzione dei componentitecnologici di Iter, il primo reattore sperimentale per lafusione nucleare. E' quanto emerso duranto un'iniziativadedicata al progetto dall'Universita' di Castellanza, allaquale hanno preso parte Federico Testa, Commissario dell'Enea,e Leonardo Biagioni, Head of Contracts and Procurement delprogramma di ricerca Fusion for Energy. Il reattore Iter, chesorgera' a Cadarache nel sud della Francia, prevede lariproduzione sulla terra della reazione nucleare che esiste innatura nel sole e nelle stelle. Si tratta di un progetto adelevata complessita' al quale partecipano Cina, Giappone, Usa,India, Repubblica della Corea, Russia e Unione Europea. Perl'Italia il coordinamento e' affidato all'Enea. In quest'ambito, dal 2008 al 2014, le imprese italiane sisono aggiudicate commesse per 978 milioni di euro, collocandosial vertice per valore di progetti vinti, subito dopo quellefrancesi. Inoltre le nostre imprese si collocano al primo postoper il tasso di successo delle proposte presentate (45%), benoltre la media europea e superando quelle di Germania, RegnoUnito e Francia. "Il successo del sistema industriale italianonella realizzazione di Iter si fonda su competenze tecnologicheche sono frutto della collaborazione tra mondo dell'industria emondo della ricerca, di cui l'Enea e' capofila", ha dichiaratoil Commissario dell'agenzia Federico Testa, "attraverso ilpotenziamento del trasferimento tecnologico e delle attivita'di formazione nei settori dell'innovazione e dell'altatecnologia, l'Enea e' in grado di offrire ulterioriopportunita' di crescita anche alle piccole e medie imprese cheaspirano ad affermarsi sul mercato globale". (AGI).