(AGI) - Roma, 14 mag. - E' appena stata completatal'installazione del nuovo acceleratore di particelle, unciclotrone P70, ai Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL)dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Ilciclotrone, che pesa 180 tonnellate, e' stato sollevato dallegru sopra il tetto di un edificio di quattro piani, e quindicalato nel sottosuolo, all'interno di una caverna altamentetecnologica, appositamente allestita per ospitarlo. I nucleiesotici prodotti dall'acceleratore saranno utilizzati percreare nuovi radiofarmaci per l'impiego in medicina e, al tempostesso, il loro studio ci permettera' di indagare i processiche portano alla formazione dei nuclei pesanti, come quelli chevengono sintetizzati nell'esplosione delle supernovae,ampliando cosi' le conoscenze sul nostro Universo. "Ilciclotrone di cui si sono dotati i Laboratori di Legnaro - haspiegato Giovanni Fiorentini, direttore dei LNL - e' unamacchina in cui ogni secondo dieci milioni di miliardi diprotoni sono accelerati fino a settanta milioni di Volt, ecostituisce la prima parte di SPES, un progetto che servira'per curare l'uomo e studiare l'Universo", ha aggiuntoFiorentini. "SPES rappresenta un importante esempio di come letecnologie d'avanguardia, che noi fisici sviluppiamo eutilizziamo per le nostre ricerche di base, abbiano moltospesso anche un forte impatto sulla societa'", ha sottolineatoFernando Ferroni, presidente dell'Infn. "Questo progetto, sucui l'Infn ha deciso di investire, con un finanziamentocomplessivo di circa 50 milioni di euro, prevede infatti che ilciclotrone sia dotato di varie linee di fascio, alcune dedicateai nostri studi di astrofisica nucleare, altre invece impiegateper scopi applicativi: gia' dal 2016, saremo in grado digenerare isotopi necessari alla produzione di radiofarmaci,indispensabili, per esempio, nella diagnosi e nella terapiaoncologica", ha concluso Ferroni. (AGI).