(AGI) - Roma, 12 giu. - L'applicazione della tecnologiatridimensionale nel trattamento chirurgico di una patologiaginecologica tra le piu' difficili: l'endometriosi profonda, laforma piu' severa di endometriosi. A fare il punto saranno gliesperti che parteciperanno al meeting scientifico "Ultrasound&Surgery-3? Course Ultrasound in deep endometriosis", che siterra' domani e dopodomani al Policlinico Universitario"Agostino Gemelli" di Roma. Protagonista dell'incontro la laparoscopia 3D, supportoinnovativo per la performance del chirurgo. Gli espertiaffronteranno il tema dell'innovazione tecnologica, comestrumento fondamentale dell'esperienza chirurgica del medico eopportunita', per i Centri di endometriosi, per lo sviluppodell'integrazione tecnologica con le competenze professionali."Oggi, solo in Italia vi sono 3 milioni di donne affettedall'endometriosi - hanno spiegato gli organizzatori del Corso- e circa 154 milioni nel mondo e il numero di interventi annuiinteressa il 30 per cento delle pazienti. Il trattamentochirurgico dell'endometriosi profonda e' consigliato quando lamalattia provoca una limitazione del qualita' di vita, al finedi ottenere la scomparsa del dolore e il ripristino dellafertilita'. La tecnica laparoscopica tradizionale (2D)rappresenta attualmente, la migliore procedura per rimuoverel'endometriosi pelvica e intestinale poiche' consente unapproccio completo e meno invasivo". "La laparoscopia con tecnologia 3D applicata agliinterventi per endometriosi profonda - hanno continuato -permette (rispetto alla tecnologia 2D) una piu' completaeradicazione delle lesioni poiche' la tridimensionalita'dell'immagine permette una migliore percezione dellaprofondita' di campo, un feedback tattile migliore, maggiorprecisione, riduzione delle complicazioni, minore stress per ilchirurgo e, soprattutto per il paziente, la riduzione dei costie un miglior recupero post operatorio". "Fino ad oggi - hannoproseguito gli organizzatori - l'approccio all'endometriosiovarica e' stato prettamente chirurgico. Negli ultimi anni sie' iniziato a capire che e' importante essere piu' conservativiin quanto l'asportazione chirurgica puo' anche comportare unrischio per la fertilita'. L'asportazione chirurgica dellecisti, infatti, provoca comunque una perdita di follicoli. Unginecologo deve considerare molteplici fattori prima didecidere se sottoporre o meno a chirurgia una paziente conendometriosi ovarica e, specie per le donne giovani o in cercadi una gravidanza, e' molto importante fare la scelta giusta".(AGI) Red/Pgi .