Ospite di Porta a Porta lo scorso 22 febbraio, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sostenuto che il precariato non è un'anomalia italiana.
Gentiloni ha dichiarato (min 9.20): "Il problema del lavoro part-time, un tempo non indeterminato, del lavoro che dura solo per un periodo limitato - per osare dei numeri a chi ci ascolta - è un problema che l'Italia condivide con la Germania e la Francia: siamo tra il 14 e il 15 per cento del mondo del lavoro. È molto meno part-time di Paesi come la Spagna e l'Olanda, che vanno ben oltre il 20% ".
Si tratta di un'affermazione imprecisa, anche se corretta nella sostanza.
Premessa
Per prima cosa, Gentiloni mette insieme il lavoro part-time con un tempo determinato, ma sono causa cose diverse. È infatti possibile avere un lavoro part-time - ad esempio di 4 ore al giorno - un tempo indeterminato, così come avere un lavoro a tempo pieno ma un termine, per esempio di un anno.Gentiloni mette insieme il lavoro part-time col lavoro a tempo determinato, ma sono due cose diverse. È infatti possibile avere un lavoro part-time – ad esempio di 4 ore al giorno – a tempo indeterminato, così come avere un lavoro full-time ma a termine, per esempio di un anno.
Bisogna quindi separare nettamente le due categorie. Vediamo dunque i dati.
La quota di part-time in Europapart-time in Europa
Partiamo dal part-time. In base ai dati Eurostat , riferiti al 2016, risultati che la percentuale di lavoratori part-time sul totale dei lavoratori (età 15-64 anni) in Italia è del 18,5%. Un dato che è cresciuto negli ultimi quindici anni, considerato che nel 2001 era appena dell'8,3%.part-time. In base ai Eurostatpart-time sul totale dei lavoratori (età 15-64 anni) in Italia è del 18,5%. Un dato che è cresciuto fortemente negli ultimi quindici anni, considerato che nel 2001 era appena dell’8,3%.
Vero, come afferma Gentiloni, che questo problema è condiviso con la Francia e la Germania. Ma la fascia di oscillazione - tra il 14 e il 15 per cento - che dà il presidente del Consiglio è sbagliata: Parigi segna infatti una percentuale di lavoro part-time pari al 18,3%, e Berlino addirittura al 26,7%, il terzo dato più alto della Ue.Gentiloni, che questo problema sia condiviso con la Francia e la Germania. Ma la fascia di oscillazione – tra il 14 e il 15 per cento – che dà il presidente del Consiglio è sbagliata: Parigi segna infatti una percentuale di lavoro part-time pari al 18,3%, e Berlino addirittura al 26,7%, il terzo dato più alto della Ue.
Anche la scelta di Spagna e Olanda si presentano in una situazione molto più importante dell'Italia è solo in parte corretta. Infatti i Paesi Bassi hanno avuto un tasso di lavoro part-time molto alto, il 49,7%, ma la Spagna invece no. Madrid si assesta a un 15,1%, dato anche inferiore a quello italiano. part-time molto alto, il 49,7%, ma la Spagna invece no. Madrid si assesta a un 15,1%, dato anche inferiore a quello italiano.
Dietro all'Olanda, che è prima in questa classifica, ci sono l'Austria (27,8%), la Germania (26,7%), la Danimarca (26,4%), il Regno Unito (25,2% ) e il Belgio (24,7%).
La media dell'Unione europea a 28 Stati è del 19,5% e quella dell'Eurozona (composta da 19 paesi) è del 21,6%. Dunque, l'Italia è al di sotto di ambedue le medie europee. Eurozona (composta da 19 paesi) è del 21,6%. Dunque, l'Italia è al di sotto di ambedue le medie europee.
La quota di lavoro a tempo determinata in Europa
Veniamo ai lavoratori a tempo determinato. Molto probabilmente Gentiloni faceva riferimento a questa tipologia. Ancora in base ai dati Eurostat riferiti al 2016, infatti, vediamo che in Italia la percentuale di contratti a termine sul totale dei dipendenti è del 14% (del 10,9% sul totale dei lavoratori : dunque di nuovo impreciso Gentiloni a parlare di " ammontare del mondo del lavoro ", i dati che cita sono riferiti ai soli dipendenti). La Francia è al 16,1% e la Germania all'13,2%. Gentiloni faceva riferimento a questa tipologia. Ancora in base ai Eurostat Gentiloni a parlare di "ammontare del mondo del lavoro", i dati che cita sono riferiti ai soli dipendenti). La Francia è al 16,1% e la Germania all'13,2%.
La fascia di oscillazione indicata da Gentiloni è leggermente imprecisa - non 14-15% ma 13-16% - ma il suo aspetto è: Italia, Francia e Germania sono in una situazione simile. Gentiloni è leggermente imprecisa - non 14-15% ma 13-16% - ma il sano aspetto: Italia, Francia e Germania sono in una situazione simile.
Spagna e Olanda, Madrid segna una percentuale più alta al 20%, arrivando al 26,1%, mentre Paesi Bassi la percentuale di contratti a tempo determinato arriva al 20,4%. Corretta dunque l'affermazione del presidente del Consiglio.
Il dato è il secondo più alto dell'Unione (27,5%) e davanti a quelli croato (22,3%) e portoghese (22,1%).
conclusione
GentiloniGentiloni mette insieme la questione del part-time con quella del lavoro a termine, che sono invece previste tematiche distinte.part-time con quella del lavoro a termine, che sono invece due tematiche distinte.
Per quanto riguarda il part-time, nella stessa situazione dell'Italia più che la Francia e la Germania si trovano la Francia e la Spagna, mentre "ben al di sopra del 20%" di tasso di lavoro part-time non si Spagna e l'Olanda come la Germania e l'Olanda.part-time, nella stessa situazione dell’Italia più che la Francia e la Germania si trovano la Francia e la Spagna, mentre “ben al di sopra del 20%” di tasso di lavoro part-time non si trovano la Spagna e l’Olanda quanto la Germania e l’Olanda.
Ma probabilmente non intendeva riferirsi a un tipo di contratti, quanto a quelli a tempo determinati.
Riguardo a questo, la Francia e Germania sono in una situazione simile a quella italiana, mentre Olanda e Spagna hanno percentuali più alte, superiori al 20%. Impreciso però Gentiloni un riferire le percentuali a "l'ammontare del mondo del lavoro", quando sono invece riportati ai soli dipendenti.Gentiloni a riferire queste percentuali a "l'ammontare del mondo del lavoro", quando sono invece relativi ai soli dipendenti.
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