AGI - Vladimir Putin, ha iniziato la sua tradizionale lunga conferenza stampa di fine anno, una 'linea diretta' televisiva in cui il presidente della Russia risponde anche alle domande dei cittadini. Primo tema trattato, la guerra in Ucraina. Rispondendo alle domande dei conduttori del programma in diretta 'Risultati dell'anno', il leader del Cremlino ha ribadito che "Kiev non ha mostrato alcuna volontà di fare concessioni territoriali".
"Nel 2022, quando tutto raggiunse il punto di rottura, quando il regime di Kiev scatenò una guerra nel Donbass, la Russia sottolineò che sarebbe stata costretta a riconoscere la Repubblica di Lugansk e la Repubblica di Donetsk", ha ricordato il leader del Cremlino. "Le autorità ucraine si sono rifiutate di ritirare le loro truppe, hanno successivamente rifiutato di attuare gli Accordi di Istanbul e ora si rifiutano di risolvere pacificamente questo conflitto", ha aggiunto, "nonostante ciò, Mosca vede alcuni segnali che indicano che Kiev è pronta a dialogare", ha sottolineato il presidente.
"Il nemico si ritira in tutti i settori, pronti alla pace alle condizioni delineate nel 2024"
"L'iniziativa strategica" in Ucraina è "passata completamente" nelle mani dei militari russi dopo la liberazione della regione di Kursk, ha ribadito Putin, assicurando che "il nemico si sta ritirando in tutti i settori". La Russia - ha detto - è pronta e disposta a porre fine al conflitto con la pace, ma sulla base dei principi che ho delineato nell'estate 2024" e che consentirebbero di "affrontare le cause profonde che hanno portato a questo conflitto". Si tratta di condizioni che all'epoca sono state liquidate come massimaliste e irrealistiche, e sostanzialmente pretendevano concessioni umilianti dall'Ucraina".
"Infondato dire che rifiutiamo il piano di pace di Trump"
È "infondato" sostenere che la Russia rifiuta il piano di pace Usa per l'Ucraina, ha dichiarato Putin. "Si riterrà responsabile della morte di soldati russi nel 2026 in caso di rifiuto della proposta di pace di Trump?", gli ha chiesto un reporter americano. "Non abbiamo iniziato noi questa guerra", ha ripetuto Putin che ha poi espresso apprezzamento per le iniziative di pace degli Stati Uniti. Il presidente russo ha affermato di aver praticamente accettato le proposte di Trump durante il loro vertice di Ferragosto in Alaska, anche se questo ha implicato "decisioni difficili". Ora, ha aggiunto, "la palla è interamente nel campo del regime di Kiev e dei suoi sponsor europei". "Non stiamo rifiutando nulla, chi lo sostiene lo fa senza fondamento", ha denunciato il leader del Cremlino.
"La Russia cresce più dell'Eurozona"
Durante la 'Linea diretta' è tornato il termine "maialini" riferito ai leader europei che il presidente russo ha usato in un recente incontro pubblico. Il presentatore del programma, Pavel Zarubin, gli ha chiesto: "La guerra pesa sull'economia e i 'maialini' europei, come li ha recentemente definiti il presidente, continuano a cercare di influenzare l'economia russa. In che modo l'economia nazionale continua a crescere e in che modo non lo fa?". Putin è passato così al tema con cui è solito avviare questo appuntamenti con la nazione, le rassicurazioni sulla stabilità dell'economia russa. "Negli ultimi tre anni, la crescita complessiva del Pil russo è stata del 9,7%, rispetto al 3,2% dell'Eurozona", ha sottolineato Putin. "Nel complesso, le agenzie responsabili stanno portando avanti la missione di ridurre l'inflazione e affrontare altre questioni macroeconomiche", ha aggiunto, "l'inflazione entro la fine dell'anno sarà inferiore al 7%".
"Fallita la rapina degli asset, minerebbe la fiducia dell'Eurozona"
Putin ha tenuto a sottolineare che i tentativi dell'Ue di utilizzare per aiuti a Kiev gli asset russi congelati non è furto ma rapina: "il furto è l'appropriazione segreta di beni altrui, ma questa è una rapina" che avviene alla luce del sole. Il tentativo "non è riuscito" ha detto riferendosi ai risultati del Consiglio europeo, "L'appropriazione degli asset russi minerebbe la fiducia nell'Eurozona e nessuno vorrebbe più tenervi le proprie riserve", ha fatto notare il leader del Cremlino.
"L'adesione di nuovi Paesi non deve minacciare la Russia"
Per quanto riguarda la cooperazione tra Russia e Nato, Mosca non solo era pronta alla collaborazione ma anche all'adesione, "a un certo punto però ci siamo resi conto che non eravamo i benvenuti" e le nostre preoccupazioni sull'espansione della Nato a Est "sono state talvolta semplicemente ignorate", ha affermato Putin, ribadendo le sue accese all'Alleanza atlantica. "Non chiediamo nulla di strano: ogni Paese può scegliere qualsiasi metodo per la propria difesa, ma questo metodo non deve minacciare la Russia", ha sottolineato con riferimento implicito alle aspirazioni ucraine di entrare nella Nato.