AGI - I corpi senza vita di una madre di 34 anni originaria della Siria e di sua figlia di 10, sono stati trovati all'interno di due congelatori nascosti da una parete in cartongesso in un appartamento disabitato a Innsbruck nel Tirolo austriaco. La macabra scoperta è stata fatta dalla polizia del capoluogo del Tirolo dopo 16 mesi di lunghe e complesse indagini che nel giugno scorso avevano portato all'arresto di due fratelli, cittadini austriaci, uno di 55 anni e l'altro di 53 che ora si trovano nelle carceri di Innsbruck e Salisburgo.
Per diversi mesi il Landeskriminalamt Tirol, sotto la direzione della Procura di Innsbruck, ha indagato sulla vicenda che era iniziata con una denuncia di scomparsa nell'estate del 2024 da parte del cugino della donna che vive a Düsseldorf in Germania. Il direttore della polizia regionale del Tirolo, Helmut Tomac, in conferenza stampa ha parlato di "caso particolare" e "scioccante". Un collega di lavoro della donna, con cui aveva uno stretto rapporto personale, ha riferito alla polizia che la donna aveva portato la figlia in Turchia per andare a trovare i genitori.
Le tracce finanziarie e i messaggi sospetti
L'ultimo contatto risale al 21 giugno dello scorso anno. Successivamente la carta di credito della donna è stata utilizzata più volte all'estero, movimenti poi ricondotti all'uomo di 53 anni. Poco dopo la scomparsa sono stati inviati dei messaggi dal cellulare della donna, tra cui una lettera di dimissioni al suo datore di lavoro e a una banca. Una somma a quattro cifre era stata trasferita al principale sospettato con la causale: 'rimborso'. I movimenti insoliti sul conto bancario e comportamenti sospetti dei due fratelli hanno portato a ulteriori indagini.
L'occultamento e la vendita dei gioielli
I gioielli della donna sono stati venduti dal principale sospettato del delitto, il 55enne. Dagli accertamenti è risultato che prima della scomparsa di madre e figlia era stato affittato un deposito all'interno del quale era stato collocato un congelatore chiuso a chiave. Inoltre, è stato accertato che i due sospettati avevano rimosso un congelatore dal deposito il giorno della scomparsa della donna per poi restituirlo ma successivamente ne avevano acquistato un altro. Il principale sospettato in un secondo momento ha venduto alcuni dei gioielli della donna.
Ammissione di occultamento e indagini forensi
Solo una settimana fa, il 12 novembre, i due hanno ammesso l'occultamento dei corpi ma hanno negato l'omicidio. Come ha dichiarato Katja Tersch, capo del Landeskriminalamt Tirol, "la causa della morte non è stata possibile determinarla a causa dello stato di decomposizione dei corpi" e sono, quindi, necessari ulteriori accertamenti forensi. Sebbene i corpi fossero stati refrigerati, l'elettricità è stata interrotta nell'appartamento dopo l'arresto dei sospettati. Il pubblico ministero Hansjoerg Mayr ha precisato che "l'esatta sequenza degli eventi non è stata ancora chiarita" precisando che l'indagine è ancora in corso.