AGI - La prima volta che Kathryn Comolli ha posato gli occhi su Ghislaine Maxwell è stato quando l'ex compagna di Jeffrey Epstein stava per entrare nell'unità di isolamento del carcere di Tallahassee nell'autunno del 2022. "Era li' in piedi con tuta e infradito arancioni e con le manette dietro la schiena. Stava guardando a terra, tesa e arrabbiata. Era appena stata perquisita", afferma Comolli in un'intervista esclusiva al Daily Mail.
Comolli, 44 anni, stava scontando sei anni per "cospirazione per distribuire metanfetamina" e per più di tre mesi ha dormito a pochi metri di distanza da Maxwell nella famigerata prigione della Florida.
"Ho sentito alcune detenute gridare: 'Ecco che arriva Maxwell. Ecco che arriva quel sacco di soldi", ricorda la donna. "Ho pensato tra me e me: 'Oh mio Dio, eccola. Che cosa ci fa qui in questo buco infernale?" Ma Maxwell è rimasto fredda, calma e raccolta. Era fatta cosi'. La sua regola d'oro sembrava essere quella di starsene per conto suo".
Comolli afferma che era risaputo tra i detenuti che Maxwell non mirava a scontare l'intera condanna a 20 anni e sperava invece di ottenere la grazia dall'allora presidente degli Stati Uniti Joe Biden in cambio di informazioni su Donald Trump in vista delle elezioni del 2024. E a questo punto, nell'intervista Comolli sgancia la "bomba". "L'ho sentita dire a un altro detenuto che aveva 'sporcizia' su Trump e che le avrebbe procurato la grazia da Biden. Immagino però che la squadra di Biden non volesse intraprendere quella strada".
E in queste ultime settimane si parla nuovamente di una possibile grazia o sconto di pena. La scorsa settimana, Maxwell è stata trasferita a Camp Bryan, un carcere di minima sicurezza in Texas, dove non ci sono muri perimetrali o recinzioni di filo spinato. La sua mossa è arrivata dopo aver incontrato ed essere stata interrogata dal vice procuratore generale degli Stati Uniti, Todd Blanche.
"Credo che Maxwell abbia fatto un patto con il diavolo per ottenere quel trasferimento da Tallahassee", afferma Comolli, spiegando che la vita nella prigione di Tallahassee è "notevolmente diversa" da quella di Camp Bryan. Il mese scorso, il fratello di Maxwell, Ian, ha affermato che sua sorella temeva per la sua sicurezza a Tallahassee a causa della presenza di "prigionieri più pericolosi". Ma Comolli sostiene che, a parte alcuni insulti, non ci siano mai stati problemi seri tra Maxwell e gli altri detenuti tali da giustificare un trasferimento.
Il giudice nega la desecretazione degli atti
Il giudice distrettuale Paul A. Angelmayer ha respinto la richiesta del Dipartimento di Giustizia di desecretare i materiali della giuria del processo a Ghislaine Maxwell, compagna e complice di Jeffrey Epstein, il miliardario morto suicida in carcere dopo essere stato condannato per traffico sessuale di minori. La base elettorale di Donald Trump, in particolare l'ala dura 'Maga', ha chiesto la divulgazione dei documenti per appurare se il presidente degli Stati Uniti sia coinvolto, come accusò Elon Musk, nei festini a base di sesso con minorenni organizzati da Epstein. Il mese scorso Trump aveva cosi' ordinato al Procuratore Generale Pam Bondi di divulgare "qualsiasi testimonianza pertinente della giuria" nel caso Epstein.
Nella sua sentenza di 31 pagine, il giudice afferma che i materiali della giuria non identificano nessuna persona, a parte Epstein o Maxwell, coinvolta rapporti sessuali con una minorenne.
"L'intera premessa - che i materiali del gran giuri' Maxwell porterebbero alla luce nuove informazioni significative sui crimini di Epstein e Maxwell, o sulle indagini del governo su di essi - è palesemente falsa", ha scritto Engelmayer, secondo i quali i documenti non contengono "praticamente nulla di nuovo". I testi, ha spiegato il magistrato, "non citano ne' identificano alcun cliente di Epstein o Maxwell. Non rivelano mezzi o metodi finora sconosciuti dei crimini di Epstein o Maxwell. Non rivelano nuovi luoghi in cui i loro crimini sono stati commessi. Non rivelano nuove fonti della loro ricchezza. Non esplorano le circostanze della morte di Epstein. Non rivelano il percorso delle indagini governative".