L'Unione europea "esprime il suo apprezzamento" per "l'imponente" lavoro svolto da Ankara nella gestione dei migranti e "ringrazia sinceramente la Turchia e il popolo turco per aver ospitato oltre 3 milioni di rifugiati siriani negli ultimi anni: per quanto riguarda la migrazione e il sostegno ai rifugiati, l'UE e la Turchia rimangono partner molto stretti".
Tuttavia, Bruxelles "resta preoccupata per "alcuni dei metodi usati che minano le libertà fondamentali e lo stato di diritto". Lo dice il presidente del Consiglio ue, Donald Tusk, al termine del vertice Ue-Turchia di Varna, in Bulgaria. Sulla questione migranti, "L'UE ha fornito un sostegno sostanziale per migliorare il sostentamento di questi rifugiati e questa sera abbiamo riaffermato il fermo impegno dell'Unione europea a continuare questo sostegno", ha detto Tusk durante la conferenza stampa congiunta con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan e il presidente della Commissione, jean Claude Juncker.
Ma restano le distanze sul fronte del rispetto dello Stato di diritto, ha sottolineato Tusk: "In quanto paese candidato all'adesione all'UE, la Turchia si è impegnata a sviluppare e rispettare i più elevati standard di democrazia".
"Comprendiamo la necessità della Turchia di affrontare efficacemente i suoi problemi di sicurezza dopo il tentativo di colpo di stato e gli attacchi terroristici che ha subito - ha aggiunto Tusk - Ma siamo preoccupati che alcuni dei metodi usati minano le libertà fondamentali e lo stato di diritto in Turchia. Incoraggiamo la Turchia a lavorare con il Consiglio d'Europa, di cui la Turchia è stata membro più a lungo della maggior parte degli Stati membri dell'UE. Anche l'UE è pronta ad assisterla".
Il processo di adesione della Turchia all'Ue
Quanto al processo di adesione di Ankara alla Ue, "buone relazioni bilaterali con gli Stati membri dell'UE sono anche un impegno importante nell'ambito del processo di adesione - ha aggiunto Tusk - accogliamo con favore progressi positivi negli ultimi mesi con alcuni dei nostri Stati membri, ma nutriamo ancora serie preoccupazioni per quanto riguarda tra l'altro le recenti azioni turche nel Mediterraneo orientale e nel Mar Egeo nonché la detenzione di cittadini dell'UE. L'Unione europea è unita in sostegno della Repubblica di Cipro per quanto riguarda il suo diritto di esplorare e sfruttare le sue risorse naturali nella sua zona economica esclusiva. Ciò è anche importante in vista del nostro obiettivo comune per la riuscita riunificazione di Cipro a beneficio di entrambe le popolazioni dell'isola, della Turchia, dell'Unione europea e delle relazioni UE-Turchia".
Tusk ha anche ribadito le preoccupazioni di Bruxelles sulla Siria. "Vogliamo espandere la nostra cooperazione per quanto riguarda i combattenti terroristi stranieri; un'altra area in cui condividiamo importanti interessi di sicurezza - ha detto - ma abbiamo anche espresso la nostra preoccupazione per le azioni della Turchia in Siria, in particolare per la situazione ad Afrin. È necessario evitare la violenza crescente e lo spostamento in una situazione già tragica e volatile. E abbiamo ricordato la responsabilità della Turchia di garantire la protezione dei civili e la fornitura di assistenza umanitaria a chi ne ha bisogno". "Riconfermiamo la nostra disponibilità a mantenere il dialogo e le consultazioni - ha concluso Tusk - e a lavorare insieme per superare le attuali difficoltà al fine di liberare il potenziale della nostra partnership".