Non una parata militare, ma un concerto di musica pop ha celebrato il primo missile intercontinentale della Corea del Nord. L’ha voluto il leader Kim Jong-un, che patrocina con massima e diretta cura da cinque anni la Moranbong Band, il cui organico rigorosamente femminile è composto da virtuose strumentiste dal look atipico in un Paese così ‘ingessato’: è la minigonna l’uniforme più usata sul palco dalle ragazze, che esordirono giusto a luglio di cinque anni fa prendendo a prestito tanta, ma tanta musica dal “nemico” americano. Gli stessi States cui il dittatore nordcoreano ha mostrato nuovamente i muscoli durante l’Independence Day il 4 di luglio, col lancio del Hwasong-14, tremila chilometri vantati di gittata di cui quasi mille percorsi, in un volo di trentanove minuti terminato in acqua ma che rende da adesso meno sicura l’Alaska, sulla carta alla portata delle minacce di Pyongyang.
Il concerto di festeggiamento promosso da Kim, dopo avere suscitato la collera sanguigna del presidente americano Donald Trump, l’ira di sudcoreani e giapponesi, nonché quella del leader cinese Xi Jinping, appare più surreale rispetto a una classica parata militare. Il giovane, temuto padrone di Pyongyang, terza generazione di una dinastia che ha rifondato la Corea all’insegna del comunismo modificato col culto della personalità e il principio della Juche (“autarchia”), s’è goduto la musica delle ‘Moranbong girls’ assieme alla moglie Ri Sol-ju, che ha un passato da cantante e non appariva in pubblico da marzo scorso (ci sono assenze ai vertici, in Corea del Nord, che spesso celano tragici significati).
Le immagini trasmesse dall’emittente statale Kctv hanno anche indugiato sull’ovvia ma scenica ovazione con cui Kim Jong-un è stato accolto nella grande sala da concerto, affollata da un pubblico di soldati, tecnici, scienziati, docenti e studenti coinvolti a vario titolo nei programmi della Difesa. Pareva più la platea di un congresso di partito secondo il vecchio stile che un pubblico affluito per un concerto pop, più una platea da inno nazionale disposta in rigide file epperò lì ad ascoltare le quindici ragazze della Moranbong Band, con la loro fusion di rock e pop in un ensemble sinfonico godibile anche per i palati occidentali.
La celebrazione di un test balistico intercontinentale – ancorché dalla dubbia riuscita secondo l’intelligence sudcoreana - meritava una offerta ulteriore nel menu musicale e perciò, accanto alla Moranbong, si sono esibiti il gruppo misto pop Chongbong, costituito due anni fa e prediletto dalla consorte del leader supremo, e il Coro Nazionale dell’Esercito. Alla destra di Kim Jong-un è stato fatto sedere il presidente dell’Accademia Nazionale di Scienze della Difesa, Jang Chang-ha, la cui riuscita nel programma missilistico è testimoniata dal numero di galloni cuciti sulle maniche della giacca da una ricorrenza pubblica alla successiva. Mentre ascoltava la Moranbong sfoggiava gradi di colonnello generale, stando a una fotografia dei media di Pyongyang minuziosamente analizzata dall’agenzia sudcoreana Yonhap, che ha contato un gallone in più rispetto all’ultima apparizione pubblica: commemorando il fondatore dello Stato, Kim Il-sung, esibiva ancora i gradi di tenente generale.