Nessuno ha ancora rivendicato la strage di San Pietroburgo

 Esplosione nella metro di San Pietroburgo (foto Afp)

Cosa sappiamo finora dell'attentato:

  • L'esplosione ha sventrato un vagone della metro di San Pietroburgo in movimento tra le stazioni dell'Istituto di Tecnologia e quella di Sennaia, sulla linea blu. Il bilancio è di 14 morti e 42 feriti, ricoverati in ospedale, di cui 13 gravi.
  • La bomba deflagrata conteneva 200 grammi di tritolo, avvolti da cuscinetti a sfera e chiodi per aumentarne le potenzialità distruttive. Ben cinque volte più potente la bomba inesplosa, trovata e disinnescata dagli artificieri in una seconda stazione. Dissimulata in un estintore, conteneva un chilogrammo di Tnt con lo stesso letale mix di chiodi e biglie di ferro.
  • Già poche ore dopo l'attentato, il rappresentante della procura generale, Aleksandr Kurennoi, aveva dichiarato in un'intervista al canale Russia-24 che si era trattato di un attentato terroristico.
  • L'intelligence sta seguendo la pista dell'attentato suicida:

    Inizialmente, avevano fatto il giro di internet delle immagini del presutno attentatore provenienti dalle telecamere a circuito chiuso della metropolitana. La notizia è stata poi smentita dall'antiterrorismo, dopo che l'uomo stesso si è presentato alla polizia sostenendo la sua estraneità.

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  • Il presidente russo, Vladimir Putin, era in quel momento a San Pietroburgo, sua città natale, per incontrare l'omologo bielorusso, Alexander Lukashenko.
  • Nei video apparsi sulla stampa e sui social media, si vede la piattaforma d'arrivo invasa dal fumo, almeno una carrozza sventrata con la porta divelta e feriti ricoperti di sangue a terra.
  • Il cordoglio internazionale: Dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al cancelliere tedesco, Angela Merkel, sono molti i leader mondiali che hanno manifestato cordoglio e vicinanza a Mosca. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha manifestato "sgomento e solidarietà per le famiglie delle vittime".

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