Libia, liberi i due tecnici italiani. "Noi sequestrati per errore"

 Liberati i due italiani Danilo Calonego e Bruno Cacace gli italiani rapiti sequestrati a Ghat in Libia
Dopo il sequestro era scoppiata una polemica per la mancanza di sicurezza. La Conicos. ha sostenuto di non aver mai revocato la scorta armata ai tre tecnici e di aver continuato a lavorare nel Paese perché la regione del Fezzan "è sempre stata un'area sicura". Al personale operante all'aeroporto di Ghat, ha fatto sapere la società, "erano stati messi a disposizione sia tre autisti armati sia quattro militari governativi armati". Gli autisti e i militari governativi armati erano "da utilizzare a discrezione del personale in base alle esigenze di cantiere e agli spostamenti da effettuare sul territorio".
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