(AGI) - Washington, 4 nov. - Le prove emerse indicano che lacausa probabile dello schianto dell'Airbus 321 della low costrussa Metrojet e' una bomba piazzata dai miliziani jihadistidell'Isis. Lo hanno riferito fonti della sicurezza Usa edeuropee. Le fonti hanno precisato peraltro che non si e' ancoragiunti a una conclusione definitiva sul disastro aereo disabato scorso nella penisola del Sinai in cui sono morte 224persone. Un'esplosione a bordo dell'aereo e' la causa piu' probabiledello schianto dell'Airbus 321 della Metrojet, precipitatosabato nel Sinai. Lo ha riferito una fonte vicina all'indaginein corso in Egitto. Dall'esame delle scatole nere era gia'emersa la presenza di suoni anomali poco prima che il voloscomparisse nei radar, mentre un satellite americano avevarilevato un 'lampo di calore. Ancora non e' chiaro pero' sel'esplosione possa essere stata causata dal carburante o da unabomba. "Si ritiene che sia stata un'esplosione ma di che generenon e' chiaro", ha spiegato la fonte. "Si sta esaminando lasabbia del sito dello schianto per determinare se sia stata unabomba", ha aggiunto. Le "maggiori informazioni venute alla luce" hanno indottola Gran Bretagna a ritardare la partenza dei voli in partenzada Sharm el-Sheikh e diretti negli aeroporti britannici, comeha spiegato portavoce di Downing Street alla Bbc. Tutti i voliin partenza da Sharm questa sera sono interessati dalprovvedimento proprio per consentire ad esperti britannici divalutarne la sicurezza. Per la giornata di mercoledi' non erano previsti voli dicompagnie britanniche in arrivo nella localita' sul Mar Rossoma ve ne erano diversi in partenza. In una nota Downing Streetha spiegato che non e' possibile stabilire "categoricamente"cosa abbia fatto cadere l'aereo ma ha aggiunto che "conl'emergere di nuove informazioni, vi e' la preoccupazione chel'aereo sia stato buttato giu' da un ordigno esplosivo". Intanto l'Isis insiste nell'attribuirsi la responsabilita'dell'abbattimento dell'aereo, ma continua a non offrire alcundettaglio su come avrebbe realizzato l'operazione: decideremonoi quando e come spiegare i fatti, fanno sapere del WilayatSinai, il ramo egiziano del gruppo, nonostante le perplessita'di inquirenti ed esperti. Il gruppo terroristico aveva avanzato un'analogarivendicazione a caldo, sabato stesso, ma senza fornire alcundettaglio: aveva solo spiegato che l'attentato era una vendettaper i bombardamenti russi in Siria. A quattro giorni didistanza, con un messaggio audio postato on-line e la cuiattendibilita' non e' verificabile, l'Isis afferma che rendera'noti i particolari in seguito, decidendo a proprio arbitrioquando, e sfida gli scettici a dimostrare la sua estraneita'alla carneficina. "Non abbiamo alcun obbligo di spiegare comel'aereo sia caduto", taglia corto una voce registrata."Ispezionate pure la carcassa, analizzate le scatole nere, ecomunicateci i risultati delle vostre indagini", incalza."Dimostrate che non siamo stati noi, e come sono andate lecose. Esporremo le modalita' dell'accaduto in un momento dinostra scelta". Avvenuto nel diciassettesimo giorno di Muharram, il primomese del calendario lunare islamico, l'attacco terroristicosarebbe stato fatto coincidere a titolo celebrativo con ilprimo anniversario del giuramento di fedelta' al califfato daparte della sedicente Provincia del Sinai, gia' Ansar Baytal-Maqdis, formazione salafita egiziana attiva proprio nellapenisola. Il velivolo si trovava a 31mila piedi di altezza e,secondo esperti e inquirenti, e' improbabile che i gruppoterrorista disponga di armi cosi' sofisticate da essere ingrado di abbatterlo da terra. Intanto, un altro aereo russo - stavolta un cargo che pero'trasportava anche passeggeri - e' caduto oggi, durante la fasedel decollo nel Sud Sudan. L'aereo, un Antonov 12B, non avevail permesso di volo per assoluta carenza di manutenzione. E'precipitato pochi istanti dopo il decollo da Juba, la capitale,causando la morte di almeno 40 persone, tra cui sette bimbi ealmeno una donna. Molte della vittime erano a terra. Fontiaeroportuali hanno escluso l'ipotesi del terrorismo. (AGI).