Libia: Scaravilli rientrato in Italia, resta giallo su scomparsa

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(AGI) - Roma, 14 giu. - Il medico italiano Ignazio Scaravillie' rientrato in Italia dalla Libia, cinque mesi dopo la suascomparsa a Tripoli in seguito a un rapimento attribuito ajihadisti di Ansar al Sharia e a criminali comuni. La Farnesinaha espresso "soddisfazione" e ha fatto sapere che il 68ennecatanese sta bene ed e' rientrato con un volo di Stato,accompagnato dal capo dell'Unita' di crisi, Claudio Taffuri. Inattesa che Scaravilli sia ascoltato dagli inquirenti italiani,resta pero' il giallo su un caso sul quale sono state fornitepochissime informazioni. Il 9 giugno era stata data notiziadella liberazione di Scaravilli e fonti diplomatiche avevanoriferito che vi avevano contribuito le forze di sicurezza diTripoli, il cui governo vicino alle milizie islamiche non e'riconosciuto dalla comunita' internazionale. Era statopreannunciato un rapido rimpatrio ma sono trascorsi sei giorniprima del ritorno a Roma. Tra le ipotesi circolate c'e' quelladell'Huffington POst secondo cui Scaravilli sarebbe finito alcentro di un braccio di ferro diplomatico, con il governo diTripoli che chiedeva all'Italia il riconoscimento del propriogoverno, sostenuto dai miliziani filo-islamici di Alba libicain cambio della partenza del medico. Ora dal governo di Tripolihanno fatto sapere che non ci sarebbe stato neppure unsequestro, perche' in questi mesi Scaravilli era stato fermatoper accertamenti conclusisi con la sua riconsegna al governoitaliano. .
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