(AGI) - Roma, 14 apr. - Minacce in musica, ma non per questomeno violente. E, particolare inquietante, tradotte dall'araboe sottotitolate in inglese e, per la prima volta, in italiano.Si chiama "Presto, presto" l'inno dell'Isis circolante in retee anticipato dal sito "Wikilao", lo stesso che segnalo' ilprimo documento di propaganda jihadista distribuito nellanostra lingua. Il testo del brano, condiviso sui canali webfrequentati dagli estremisti islamici, "e' fortementeintimidatorio", come riferisce una delle fonti interpellate dalsito che ha ottenuto conferma dell'autenticita' del materiale,finito all'attenzione di antiterrorismo e intelligence. "Ancora una volta - sottolinea Lao Petrilli, il giornalista'papa' del sito - la notizia e' nello stesso fatto che si siadeciso di tradurre e distribuire la traduzione elaborata dellacanzone in italiano". "Presto... presto rimarrete sorpresi, come un fulmine aciel sereno vedrete le battaglie sorgere sulle vostre terre",e' l'incipit dell'inno. Fra le altre frasi cantate: "mi haidichiarato guerra con l'alleanza della miscredenza, goditidunque la mia punizione", "piu' a lungo persisterai acombattere, piu' soffrirai". Il brano prosegue in un'escalationdi minacce: "da te verremo con scempio e morte", "noi di sanguele ampie strade ricopriamo grazie ai coltelli affilati chetranciano le gole ai cani in raduno quando si ammassano". "A diffondere la canzone, su note arabeggianti, e' ilCentro Ajnad - spiega Petrilli - una delle case mediatiche chefanno riferimento al sedicente Stato Islamico. Fondata pocopiu' di un anno fa, il suo scopo e' proprio quello dielaborare e diffondere gli inni dell'Isis". E' stato prodotto anche un videoclip, come si fa con le hitdi qualsiasi star della musica pop. A suoni e canti si accompagnano immagini di boia, combattenti e vittimedell'autoproclamato Califfato, rappresentazioni grafiche dipalle infuocate e jet in fiamme. E scene di addestramento. Iltutto montato con l'ormai nota capacita' tecnica dei centri diproduzione dell'autproclamato Califfato. .