(AGI) - Mosca, 16 mar. - E' stato domato nella nottel'incendio, divampato nella tarda serata di domenica, nelcampanile del monastero Novodevichy di Mosca, sito patrimoniodell'Unesco. Lo ha riferito il servizio stampa del ministerodelle Emergenze russo, secondo il quale non vi sono statiferiti. Secondo l'agenzia Tass, che cita una fonte nelle forzedell'ordine, la causa dell'incendio che ha investito leimpalcature esterne del campanile (costruite in legno) potrebbeessere un corto circuito, verificatosi nelle attrezzature usateper i lavori di restauro, a cui e' sottoposto in questesettimane il campanile (alto 72 metri). "E' in corso laristrutturazione interna dell'edificio, commissionata dalministero della Cultura", ha spiegato il vice sindaco PiotrBiryukov, assicurando che non sono state distrutte opere divalore. Novodevichy e' un monastero femminile, risalente al XVIsecolo. Secondo la tv Primo Canale, al suo interno vi erano 26suore al momento dell'incidente, compresa la badessa, ma laloro incolumita' non e' mai stata a rischio. Le fiamme hannointeressato circa 300 metri quadri di superficie e ai soccorsihanno partecipato oltre 100 uomini e 30 mezzi. "Al momento e'molto difficile valutare i danni - ha spiegato il vice ministrodella Cultura, Gregory Perumov - a quanto dicono i vigili delfuori e' bruciati solo il legno. Credo non ci siano dannigravi, in ogni caso l'edificio e' stato messo in sicurezza". Ilvice ministro ha anche avvertito che e' troppo presto perindicare le cause dell'incidente, che verranno verificate dagliesperti del ministero delle Emergenze. Il direttore della dittaincaricata del restauro ha escluso che le fiamme siano legateai lavoro in corso, in quanto gli operai erano andati via gia'dalla tarda mattinata di ieri spegnendo - a suo dire - tutte leattrezzature elettriche. Novodevichy e' uno dei simboli diMosca e dei luoghi piu' visitati dai turisti anche per ilcelebre cimitero che sorge a fianco al monastero, dove riposanotra gli altri, gli scrittori Nikolai Gogol e Anton Chekov; illeader dell'Unione Sovietica Nikita Krusciov e il presidenterusso Boris Eltsin. (AGI).