Renzi all'Onu: "Isis e' terrorismo e non espressione religiosa"

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(AGI) - New York, 25 set. - "L'Isis e' una minacciaterroristica, non l'espressione di una religione": lo ha dettoil premier, Matteo Renzi, intervenendo davanti alla 69maAssemblea generale dell'Onu. Renzi ha parlato di vari temi, tracui quello dell'immigrazione. "Abbiamo salvato 80mila viteperche' per noi il Mediterraneo e' il cuore dell'Europa, non ilcimitero dei dispersi": cosi' il presidente del Consiglio harivendicato l'impegno italiano per soccorrere i migranti inarrivo dal Nordafrica. In Libia "si rischia di segnare il puntodi non ritorno nel crinale di violenza e instabilita' dellaregione". Il presidente del Consiglio ha avvertito che "nonpossiamo sottovalutare questo focolaio nel cuore delMediterraneo" che "deve rivestire priorita' altissima per leproprie ripercussioni vaste e gravi sull'area e oltre". Renziha sottolineato che l'Italia sostiene "con determinazionel'avvio di un processo inclusivo e consensuale" ed e' pronta"ad accompagnare l'amico popolo libico in questo percorso, perscongiurare il rischio di una progressiva frammentazione delPaese e le conseguenze negative che ne scaturirebbero per lasicurezza del Nord Africa e della regione sub-sahariana". Solouna Libia solida e stabile", infatti, "puo' impedire che ilPaese diventi un corridoio aperto al traffico internazionale diesseri umani". Con chiara allusione alle interferenze di Paesiterzi nel conflitto interno libico che contrappone le miliziefilo-islamiche alle forze laiche, il premier ha fatto appello atutti gli attori regionali e internazionali perche' agiscano"con spirito costruttivo per facilitare l'azione dell'Onu". Poiun riferimento al conflitto israelo-palestinese. "Non cistancheremo mai di chiedere pace" per il Medio Oriente, "ilpopolo palestinese ha il diritto di avere finalmente unapatria, Israele ha non solo il diritto ma il dovere diesistere". Renzi ha avvertito che "tutta la comunita'internazionale" deve sostenere un processo verso la pace inquesti termini, "anche chi in passato ha messo in discussioneil diritto di Israele ad esistere". (AGI).
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