(AGI) - Freetown, 31 lug. - La Sierra Leone ha dichiarato lostato di emergenza del Paese per il pericolo di diffusione diEbola. Lo ha reso noto il presidente Ernest Bai Koroma che haanche cancellato il suo viaggio al vertice Usa-Africa che siterra' il 4 e 6 agosto a Washington. "Sfide straordinarierichiedono misure straordinarie - ha detto il presidente in unmessaggio tv - quindi proclamo lo stato di emergenza pubblicain modo da riuscire a far fronte meglio all'emergenza ebola".Ieri la Liberia ha delineato un piano di azione contro l'ebolache prevede la chiusura delle scuole e la quarantena per ilpersonale medico. Mentre 340 volontari Usa dei Peace Corps inSierra Leone, Liberia e Guinea, i tre paesi piu' colpiti dallamalattia, hanno lascito la regione.
Intanto l'organizzazione di volontariato americana PeaceCorps ha annunciato che ritira centinaia dei suoi operatori daGuinea, Liberia e Sierra Leone a causa della crescentediffusione del virus dell'ebola in Africa Occidentale. Unaportavoce ha spiegato che due volontari della storicaorganizzazione, fondata nel 1961 da John F. Kennedy, hannocontratto l'ebola dopo esser stati in contatto con un malatosuccessivamente morto a causa del virus; ma ha aggiunto che idue sono asintomatici e comunque tenuti in isolamento e sottostretta osservazione. Anche un altro gruppo, l'organizzazione cristianaSamaritan's Purse ha reso noto di aver temporaneamenterichiamato il suo personale non essenziale dalla Liberia, acausa di quelli che ha definito "problemi di instabilita' eperdurante insicurezza".
Lo scienziato che ha contribuito a scoprire l'ebola e'convinto che sia improbabile che l'epidemia del virus scoppiatain Africa occidentale si propaghi in maniera esponenziale al difuori della regione. Per il professor Peter Piot, invece,proprio il senso di panico "davvero negativo" e la mancanza difiducia nelle autorita' governative dei Paesi colpiti hacontribuito a generare quella che, finora, e' la piu' graveepidemia mai registrata del virus. Lo scienziato belga, oggi trapiantato in Gran Bretagna,esorta tuttavia i Paesi a sperimentare i vaccini sulle personecontagiate, in maniera che quando inevitabilmente il virus siripresentera', il mondo sara' preparato. Da quando ha fatto la sua comparsa, nel marzo scorso, ilvirus dell'ebola ha contagiato 1.201 persone e causato 672vittime in Guinea, Liberia e Serra Leone (dati Oms,Organizzazione Mondiale della Sanita').
Medici Senza Frontieremercoledi' ha detto che la crisi e' "senza precedenti,assolutamente fuori controllo e la situazione puo' solopeggiorare", con il "rischio reale" che vengano colpiti "altriPaesi". Piot -che fu tra gli scopritori del micidiale virusquando era un giovane ricercatore nel 1976, appena 27enne eoggi dirige la prestigiosa London School of Hygiene andTropical Medicine- e' invece piu' tranquillizzante. Anche sequalcuno che ha l'ebola dovesse arrivare in Europa, in Usa o inun'altra regione dell'Africa, ha osservato, "non credo chedara' luogo a una grave epidemia. "Non sono preoccupatodell'ipotesi che si possa diffondere tra la popolazione, qui"."Ne' mi preoccuperei se qualcuno con l'ebola mi sedesse accantoin metro, a meno che non mi vomiti addosso o qualcosa disimile. E' un'infezione che ha bisogno di un contatto moltostretto".
L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), invece, nonraccomanda alcuna restrizione di viaggio ne' la chiusura dellefrontiere a causa dell'epidemia di ebola in Africa occidentale;e in ogni caso, quand'anche un passeggero contagiato dal virussalisse su un volo, il rischio che gli altri passeggeri venganocontagiati, sarebbe basso. Questo quanto precisatodall'Associazione delle compagnie aeree, Iata. La International Air Transport Association ha diffuso ilcomunicato dopo giorni di consultazioni con l'Oms e conl'agenzia delle Nazioni Unite per l'aviazione civile, Icao: neigiorni scorsi infatti si e' registrato il caso di un uomo mortodi ebola dopo aver preso un volo internazionale dalla Liberiaalla Nigeria, passando per Lome'. (AGI) .