(AGI) - Roma, 23 mag. - Un'enorme bambola di plastica giace su un catafalco in un vano sotterraneo della 'Core Gallery' di Trastevere. Indosso l'abito da sposa che la stessa Katja Tukiainen aveva cucito nel '98 per il suo matrimonio. Le rose che le aveva sparso intorno durante il vernissage di aprile sono ormai marcite. Il loro lezzo e' parte integrante dell'installazione. I riferimenti dell'artista finlandese all'immaginario infantile, sia nelle tele che nelle sculture, richiamano gli artisti del movimento 'Superflat' nipponico, come Takashi Murakami, e le note dolciastre del twee pop. L'effetto e' disturbante e malsano, come lo e' la fuga dalla realta' di una generazione di trenta-quarantenni il cui disimpegno e conseguente ripiegamento ombelicale nel privato esprimono un'inutile tensione per tornare nell'utero. La cinquantenne Tukiainen appartiene alla generazione precedente e il suo sguardo da spettatore freddo e attonito e' forse lo stesso delle sue 'Big Doll', che evocano piu' lo squallore di un sex shop di quarta categoria che un baule di giochi di bimba.
Lo spazio espositivo di via dei Fienaroli, dedicato principalmente ai filoni Cute e Neo-Pop, e' la cornice piu' adatta per le inquietanti visioni che agitano il 'Luna Park Abbandonato' portato in scena dall'artista nordeuropea, il cui legame con l'Italia risale agli anni della formazione, quando, dal '94 al '95, frequento' l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Creature fiabesche svettano minacciose su figure infantili che paiono uscite dai sogni agitati di Henry Darger. Le rapide pennellate che ne confondono i lineamenti e l' uso del rosa, talmente eccessivo e volutamente stucchevole da risultare dolciastro, hanno un effetto disorientante.
L'estetica del 'kindchenschema' e la vena surrealista rendono Tukiainen perfettamente in sintonia con i fantasmi che agitano l'attuale circuito Neo Pop. Non per niente gli ultimi mesi hanno visto l'artista finnica protagonista di un intenso tour che, dopo California e Giappone, l'ha vista toccare le gallerie europee piu' a' la page, dalla mostra 'Extension' di Bucarest alla recente, interessantissima, rassegna 'Popism' in corso a Taormina, dove, tra un Warhol e un Basquiat, svetta il colossale testone, rovesciato e ammaccato, di una delle sue bambole. (AGI)