Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 3 giu. - Quelle nel Mare Cinese Meridionale sono isole, non scogli. Pechino fredda Manila sulle dispute di sovranità nel Mare Cinese Meridionale, e con questo biglietto da visita sulle rivendicazioni territoriali nelle acque contese si presenta al vertice sulla sicurezza di Singapore, lo Shangri-La Dialogue, organizzato dall'International Institute for Strategic Studies di Londra, che vede riuniti i ministri della Difesa di venti Paesi, tra cui anche il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter.
Il tentativo delle Filippine di definire l'isola di Taiping come una barriera, ha sottolineato la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, sottintende l'obiettivo di "negare la sovranità della Cina e i diritti relativi sulle isole Spratly" della Cina. Manila e Pechino sono ai ferii corti sulle dispute di sovranità nel Mare Cinese Meridionale, anche se gli ultimi giorni sono stati segnati da tentativi di riavvicinamento tra i due Paesi: il presidente eletto delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha definito Xi Jinping "un grande presidente" cinese e Xi ha aperto alla possibilità di ricucire i rapporti con Manila, una volta che sarà entrato in carica il nuovo leader, il 30 giugno prossimo.
Quello di Singapore è il più importante vertice sulla sicurezza regionale. Pechino ha inviato al summit l'ammiraglio Sun Jianguo, che parlerà il prossimo 5 giugno in un discorso sulla visione cinese della sicurezza regionale. Intanto l'agenzia Xinhua, in un editoriale, ha ribadito la posizione cinese sul vertice e sulla sicurezza regionale, spiegando che il Mare Cinese Meridionale "sta meglio senza interferenze", ovvero senza quella che Pechino ritiene un'intrusione statunitense, segnata dalle incursioni nelle acque territoriali delle isole contese cominciate a partire dall'ottobre scorso dei cacciatorpediniere della marina a stelle e strisce e che rappresentano "una chiara violazione della sovranità cinese della sicurezza" per la Cina.
Le dispute di sovranità nel Mare Cinese Meridionale saranno il tema principale del vertice di Singapore, assieme alle preoccupazioni per il programma nucleare nord-coreano. Il costo delle tensioni tra i Paesi della regione per le rivendicazioni territoriali è stato calcolato dagli analisti della sicurezza di Ihs Jane's, che entro il 2020 prevedono un aumento di quasi il 25% delle spese militari nell'area rispetto ai dati dello scorso anno.
03 MAGGIO 2016
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