Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 16 lug. - Un video a luci rosse girato in uno shopping center di Pechino, diventato virale on line in poche ore, ha scatenato la disapprovazione delle autorità cinesi, che lo hanno definito "contro i valori chiave del socialismo". La Cyberspace Administration of China, l'ente che regola i contenuti che circolano sul web, si è infuriata contro i due maggiori operatori di internet in Cina: Sina, che gestisce la piattaforma di scoial network Weibo, il Twitter cinese, e TenCent, l'operatore della più popolare piattaforma di messaggistica istantanea, WeChat, su cui il video è stato diffuso. Le immagini mostrano due giovani all'interno di uno dei più noti shopping center della capitale cinese, il Village del quartiere di San Li Tun, mentre mimano un atto sessuale all'interno di un punto vendita Uniqlo, brand giapponese di abbigliamento casual molto popolare in Asia orientale.
L'ente governativo di supervisione sui contenuti di internet ha usato toni forti con Sina e TenCent, che devono "attenersi più scrupolosamente alla loro responsabilità sociale", secondo la Cyberspace Administration of China. "Il volgare video si è diffuso come un virus on line ed è contro i valori chiave del socialismo" ha detto il direttore della Cyberspace Administration of China, Xu Feng, al tabloid Global Times, uno dei giornali più letti del Paese. Sull'episodio è in corso anche un'indagine della polizia. La pornografia è vietata in Cina, e negli ultimi anni le restrizioni sul web cinese sono aumentate: gli autori della bravata a sfondo sessuale possono andare incontro a pene fino ai due anni di carcere, scrive il quotidiano China Daily.
Dal video, intanto, si è dissociata anche la catena giapponese di fast-fashion, come viene chiamato questo segmento di mercato rivolto soprattutto ai giovani. "Uniqlo - spiega in un comunicato l'azienda - chiede ai propri clienti di obbedire all'etica sociale e di usare in modo corretto e appropriato i camerini di prova forniti dai punti vendita". I media cinesi hanno riportato alcune reazioni indignate da parte degli utenti di internet che parlano del video come di un esempio di "marketing volgare", ma la reazione della strada sembra essere in controtendenza con gli articoli comparsi sui maggiori giornali. Il punto vendita della Uniqlo, all'ingresso della zona del Village, è un noto punto di ritrovo a San Li Tun, quartiere della vita notturna pechinese, ma ancora di più nelle ultime ore. Dalla serata di ieri, sono in molti a scattarsi selfie con gli smartphone di fonte all'entrata dell'outlet, dopo avere visto il video al centro del fugace scandalo estivo.
Foto Weibo
16 LUGLIO 2015
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