Né matrimoni, né funerali, da Pechino stretta sull'Inno

Roma, 16 dic.- L'inno nazionale cinese non è una melodia per funerali privati, matrimoni o balli. Da Pechino arriva la stretta su dove, come e quando può essere eseguita la "Marcia dei Volontari", inno della Repubblica Popolare cinese dalla sua fondazione, nel 1949. Lo riferisce l'agenzia di stato cinese Xinhua.

Secondo le nuove disposizioni governative, "quando si intona la marcia bisogna indossare vestiti appropriati, e mostrarsi pieni di energie". "L'inno va cantato e suonato interamente, a nessuno è permesso fermarsi o iniziare a metà del testo. E' vietato, inoltre, alterare le parole o la melodia". Anche chi ascolta è tenuto a osservare comportamenti consoni: è proibito, infatti, sospirare, parlare a telefono e persino applaudire. Non è chiaro però se sono previste multe ai trasgressori.

16 dicembre 2014

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