Il Pcc diventa 'social',account su wechat

di Giovanna Tescione

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Roma, 27 ago. - Il partito comunista cinese diventa social e punta a diventare il più popolare su WeChat. La notizia dell'apertura dell'account del PCC su WeChat (Weixin in cinese) e Yixin - le due piattaforme di messaggistica istantanea più utilizzata in Cina - era già stata annunciata dall’agenzia di Stato Xinhua a giugno scorso, quando alla vigilia del primo luglio, anniversario della nascita del PCC, si era tenuta una cerimonia ufficiale alla presenza di alte cariche del partito. Ma il recente invito rivolto agli oltre 86 milioni di iscritti al partito di entrare a fare parte delle community virtuale - in cinese “gongchan dangyuan” - apparso sul sito del Dipartimento organizzativo del Comitato centrale (il più alto organo di potere del partito e che si occupa della gestione dell’account), promette un boato di popolarità.

L’invito infatti, se accolto da tutti, farebbe saltare l’account tra i primi posti per numero di follower, col fiato sul collo alla cantante Shakira che su facebook vanta oltre 102 milioni di fan. Difficile però dirlo con estrema certezza perché la piattaforma WeChat, gestita dal gruppo internet Tencent, non permette di visualizzare il numero di ‘seguaci’ come gli altri social network più noti.

Ma più che alla popolarità il PCC mira ad utilizzare l’account per “rendere pubbliche le politiche del partito e diffonderne le teorie”, si legge in un comunicato diffuso dal dipartimento, con l’impegno di “insegnare sia i membri che il pubblico ad utilizzare l’account”. D’altra parte WeChat, versione cinese di WhatsApp e con oltre 438 milioni di utenti attivi al mese nel mondo, non è solo uno strumento per chattare direttamente e senza costi, ma è anche una ottima piattaforma social per diffondere news e pensieri pronti a diventare popolari. E i messaggi del partito non promettono di essere solo di argomento politico. Un messaggio del 25 agosto scorso esortava i lettori a “non vivere la vita come se fosse una tazzina di caffè da bere al volo”. Un linguaggio giovanile e dinamico che apre le porte della tradizione all'innovazione.

Ad inizio mese il social network era stato oggetto di regole ferree imposta da Pechino che imponevano agli utenti la registrazione solo attraverso il reale nome anagrafico per evitare la diffusione online di rumors e informazioni non verificate, simile a un provvedimento già preso nel settembre 2013 per la piattaforma di social network Weibo, il Twitter cinese.