Pechino, 6 ago. - Niente turbanti, barbe troppo lunghe o veliche coprano il volto sugli autobus. E' il divieto postodall'amministrazione locale della citta' di Karamay, citta'della regione autonoma nord-occidentale cinese dello Xinjiang,pubblicato oggi sul quotidiano locale, il Karamay Daily, eripreso dai media cinesi a diffusione nazionale. Oltre aiturbanti, alle barbe tropo lunghe, e ai volti che coprono ilviso verranno vietati anche i jilbab, indumenti tradizionalimusulmani, e capi di vestiario che rechino il simbolo dellaluna crescente con la stella, come compare nella bandiera nonufficiale del Turkestan Orientale, il nome con cui gli uighurichiamano lo Xinjiang. La motivazione principale del nuovo regolamento e' ilmantenimento della sicurezza nel periodo attorno al 20 agosto,in cui si disputera' una gara di atletica a livello regionale,scrive il quotidiano della citta', situata non lontano dalconfine con il Kazakistan. Il divieto arriva a pochi giorni dauna delle piu' sanguinose rivolte etniche nella regione, che haprovocato 96 morti, secondo quanto riportato domenica scorsadall'emittente televisiva statale CCTV. Di questi, secondo latv cinese, 37 erano civili, mentre 59 vengono definiti"terroristi". Il 30 luglio scorso era rimasto ucciso in unagguato nella citta' di Kashgar, dopo le preghiere del mattino,anche l'imam della principale moschea della citta' di Kashgar,Jume Tahir, considerato vicino alla linea politica di Pechinonella regione. Kashgar e' uno dei centri a maggioreconcentrazione di popolazione uighura dello Xinjiang e unadelle localita' dove, dal giungo dello scorso. .