di Alessandra Spalletta
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Roma, 23 lug. - Il miglior dipartimento d'orientalistica in Italia è a Ca' Foscari. L'Università di Venezia è prima per gli studi asiatici secondo la ricerca realizzata dall'Anvur. L'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ha infatti elaborato una valutazione sulla qualità dei nostri atenei suddivisi per dimensioni – grandi, medi e piccoli - e per aree tematiche – quattordici -; la ricerca si riferisce al periodo 2004-2010. "Siamo primi nell'area dieci corrispondente a "Scienze dell'Antichità, filologiche-letterarie e storico-artistiche" – scandisce ad AgiChina24 la professoressa Tiziana Lippiello - l'Università di Venezia Ca' Foscari si è posizionata prima nel segmento dimensionale "grande" per gli studi sull'Asia", dice ancora la professoressa che dirige il Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea. Nella classifica, seguono l'Università di Trento per lettere e filosofia e Verona per lingue e letterature straniere.
L'università veneziana vanta nello studio delle lingue asiatiche una lunga tradizione, ma non vuole porsi in concorrenza (Lippiello: "Dobbiamo fare fronte comune") con gli altri, importanti, centri, da Roma a Napoli, da Milano a Torino, con cui da sempre collabora. La professoressa osserva che oggi non è più sensato comprimere tutti i rami degli studi asiatici all'interno di un unico raggruppamento: Culture dell’Asia (10-N), che comprende il blocco studi "orientali" - dall’archeologia alla storia, dalla filologia alla letteratura contemporanea - ma anche tanti paesi diversi.
Sta di fatto che Ca' Foscari è prima. E ciò è motivo d'orgoglio per i docenti che animano i corsi di studi in lingue e culture orientali. Come avete fatto a essere i migliori in epoca d'austerità? "Sicuramente per il livello della ricerca dei docenti del Dipartimento. Tuttavia la nostra forza è il numero degli studenti iscritti, non tanto il numero dei docenti e ricercatori".Quest'ultimo, difatti, impallidisce a confronto con il numero dei professori che affollano altri dipartimenti: 57 contro i circa 80 di altri corsi che vantano numeri inferiori di studenti. Spiega ancora Lippiello: "Siamo riusciti a coprire, nonostante i pensionamenti di molti docenti degli ultimi anni (in parte sostituiti con ricercatori a tempo determinato), le esigenze di un maggior numero di studenti: 954 sono solo quelli che si sono immatricolati per il triennio nell'anno accademico 2012-13; 781 gli iscritti di tutti gli anni alle magistrali; il totale degli studenti del dipartimento è di 4242". "Grazie ai recenti investimenti del nostro ateneo, abbiamo una didattica della lingua avanzata, con molti lettori madrelingua. Mandiamo gli studenti in Asia almeno un semestre l'anno e tutto ciò attira molti ragazzi da ogni parte d’Italia".
Oltre quattromila studenti nelle mani di 57 docenti e con il ricorso inevitabile alla docenza a contratto (nonché visiting professors da tutto il mondo). Professori che oltre a insegnare, eccellono per la qualità della ricerca nel panorama nazionale. "Il Dipartimento ha promosso numerosi accordi di collaborazione con le più prestigiose istituzioni di ricerca e università asiatiche, in particolare cinesi e giapponesi, dalla Beijing University alla Renmin University, dalla Kyoto University alla Keio, con una notevole mobilità internazionale sia di docenti che di studenti", spiega Lippiello.
Studenti numerosi, docenti eccellenti. Non solo: investimenti mirati. Ca' Foscari è l'unica università ad aver attivato, ormai da più di dieci anni, il corso di Laurea in Lingue e istituzioni economiche giuridiche dell'Asia e dell'Africa Mediterannea (LISAAM). "Il Lisaam (ex LISAO Lingue e istituzioni e economiche e giuridiche dell’Asia Orientale) nacque su iniziativa del professor Sabattini e unisce alle competenze linguistiche le conoscenze di diritto e di economia, con il contributo dei docenti del Dipartimento di Economia e del Dipartimento di Management; per queste sue caratteristiche, attrae un gran numero di studenti". E poi, il Master International Management for China, ai nastri di partenza il prossimo ottobre e il Master IGAMI (India Gulf Advanced Made in Italy). "Senza mai trascurare la formazione sulle lingue e le culture dell’Asia, che consideriamo la base imprescindibile per ogni forma di mediazione e trattativa con i paesi dell’Asia e dell’Africa mediterranea".
Venezia non sforna solo Dragomanni - dall’arabo tarjumân "traduttore" – ma giovani agguerriti e capaci, che capiscono l'economia. E il mondo.
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