di Antonio Talia
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Changsha, 28 giu- "In futuro lo stabilimento di Changsha potrebbe produrre anche per l'Europa": lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Fiat Chrylser Sergio Marchionne nel corso della conferenza stampa di presentazione della fabbrica di Changsha, nella Cina Meridionale. La fabbrica e'stata realizzata in joint venture con il produttore cinese GAC per produrre il nuovo modello "Fiat Viaggio", disegnato in esclusiva per il mercato cinese. "L'impianto industriale di Changsha e'dotato di una struttura che può produrre per tutto il mondo.Sicuramente parte del volume che produrremo qui sara' destinata all'export, e una credo che una parte arriverà in Europa".
SITUAZIONE EUROPA DIFFICILE, SONO FIDUCIOSO
"La possibilità di un'implosione dell'euro e' concreta, al momento non sono ne' ottimista ne' pessimista.Sono fiducioso", ha detto il CEO di Fiat Chrysler.
Marchionne ha poi agginto di non voler fare pronostici sul risultato dei negoziati in corso tra i leader europei nelle prossime 48ore, che definisce "molto delicati":"Penso che il nostro destino collettivo dipenderà da queste decisioni. Bisogna devolvere fette di sovranità dei singoli Stati a un ideale piu' vasto, che e'la sopravvivenza dell'Ue. Finche' si agisce in base alle regole della singola nazione, c'è un grande rischio che il progetto dell'Unione europea fallisca, e ciò non avrebbe ripercussioni solo sull'Eurozona,ma anche sul resto del mondo".
NORME ITALIANE "FOLKLORE LOCALE", NON ESISTONO ALTROVE
Le norme italiane sono "folcloristicamente locali" e non "esistono altrove al mondo", ha detto il CEO di Fiat Chrysler Sergio Marchionne rispondendo a una domanda dei reporter sulla decisione del Tribunale di Roma che obbliga Fiat a reintegrare 145 dipendenti Fiom dello stabilimento di Pomigliano d'Arco.
"L'Italia ha un livello di complessità nella gestione delle questioni industriali che non esiste in altre giurisdizioni. Le implicazioni di questa decisione sulla situazione del business italiano sono abbastanza drastiche,perché tutto diventa tipicamente italiano e quindi molto difficile da gestire. Allo stesso tempo, nei miei viaggi in Cina,negli Usa o altrove non vedo nessuno veramente interessato a questa decisione, non c'è nessuno che fa la fila per venire a investire in Italia.Non credo che cambierà nulla, si renderà solo tutto più complesso".
"Fiat ricorrerà in appello contro questa sentenza - ha concluso Marchionne- ma concentrarsi su queste questioni locali e'un atteggiamento dannoso.Ognuno di noi deve fare una scelta precisa, e decidere quale mondo vuole. non si può appartenere a un mondo in cui esiste un'Europa unificata e pretendere contemporaneamente di sottostare alle regole del singolo Paese".
MARCHIONNE: LAVORATORE CINESE PERCEPISCE CIRCA UN QUINTO LAVORATORE ITALIANO
"Non conosco esattamente quale sia il salario dei lavoratori cinesi impiegati nello stabilimento di Changsha": lo ha detto l'AD di Fiat Chrylser Sergio Marchionne rispondendo alla domanda di un reporter nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo stabilimento cinese.
"Posso dire che il salario di questi operai si piazza in un rapporto tra 1:5 e 1:4,5 rispetto allo stipendio dei lavoratori italiani" ha aggiunto Marchionne.
Secondo quanto dichiarato da alcune fonti all'interno dello stabilimento di Changsha, il salario di un operaio appena assunto ammonterebbe a 2160 yuan (al cambio attuale circa 273 euro), mentre la media degli stipendi si aggirerebbe intorno ai 3mila yuan (circa 379 euro)
MARCHIONNE: PORTEREMO ALFA ROMEO IN CINA
"Il mercato cinese è ancora interessante, è solo diventato più competitivo e più complesso, dopo un momento di grande espansione. Dopo gli Usa, la tappa successiva per il rilancio globale di Alfa Romeo sarà la Cina. Non abbiamo ancora deciso se avvieremo qui la produzione, ma sicuramente abbiamo l'idea di portare il marchio": lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat Chrysler Sergio Marchionne.
Marchionne ha anche espresso il suo rammarico per lo sbarco tardivo di Fiat in Cina: "E' colpa mia: sono venuto qui nel 2004, ma abbiamo portato in Cina quella che considero una struttura antiquata, che produceva modelli non in linea con il mercato. Adesso abbiamo risolto, portando in Cina la struttura produttiva più avanzata che abbiamo. Fa parte della strategia di portare il segmento di Fiat Chrysler su scala globale, e abbiamo precise indicazioni che il modello Fiat Viaggio farà bene sul mercato cinese".
Sul fronte delle strategie globali del gruppo, Marchionne ha annunciato l'avvio da parte di Fiat del processo per l'esercizio dell'opzione sul 3,3% di Chrysler che scade il mese prossimo, e l'intenzione di aumentare la partecipazione del gruppo torinese nella società Usa.
Fiat intende esercitare le opzioni su un ulteriore 20% circa di Chrysler, che scadono ogni sei mesi a partire dal luglio di quest'anno fino al 2016.
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