Pechino, 2 nov. - La Cina ha ordinato ad Ai Weiwei, l'artista dissidente famoso per esser stato l'autore de 'Il nido d'uccello', lo stadio delle Olimpiadi di Pechino, di pagare 15 milioni di yuan (2,4 milioni di dollari) in tasse e multe. Il 54enne architetto era stato tenuto in carcere senza alcun capo d'accusa per 81 giorni l'anno scorso, un evento che aveva suscitato le critiche dei governi occidentali e l'indignazione di numerose organizzazioni a tutela dei diritti umani.
Nel mirino, ha spiegato Ai, è l'azienda per cui lavora, la Beijing Fake Cultural Devolpment Ltd, di proprietà di sua moglie, Lu Ging, e che ha contribuito a creare la fama all'estero dell'architetto. Ai ha spiegato di aver ricevuto l'avviso di pagamento perché viene considerato dall'autorità fiscale come il "controllore reale" dell'azienda. "Ma io sono un designer, non un direttore e neanche un manager della società. E' una questione politica e so che è contro di me". "L'avvertimento dice che ho 15 giorni per risolvere la questione: se non paghi, magari ti buttano in prigione per sette anni".
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