ITALIA-CINA, LA PARTNERSHIP PARTE DAL GUANGDONG

Politica internazionale
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Canton, 21 lug. - In linea con gli indirizzi del Dodicesimo Piano Quinquennale, il Guangdong si prefigge nuovi obiettivi strategici: l'accumulazione del capitale umano, lo sviluppo di industrie emergenti (biotecnologie, nuovi materiali, design, sviluppo urbano sostenibile), il potenziamento della capacita' di innovazione autonoma, oltre al miglioramento della qualita' della vita.

 

In questo quadro, l'Italia potrebbe giocare un ruolo di rilievo tanto sotto il profilo istituzionale che del dinamismo delle imprese (sono gia' presenti, fra le altre, Fiat, Magneti Marelli, Candy, Luxottica, De Longhi, Eni e Sacmi; e c'e' un crescente interesse di Unicredit, Finmeccanica-Ansaldo e Piaggio).

 

E il nuovo impulso dato al parternariato strategico, attraverso il quarto round del Comitato bilaterale governativo svoltosi il 19 luglio a Pechino, potrebbe anche promuovere forme innovative di collaborazione tra le imprese, in particolare Pmi e distretti produttivi italiani e cinesi, nei settori a piu' alto valoore aggiunto, favorendo e sostenendo reciprocamente il loro insediamento in parchi industriali e tecnologici in Italia e nel Guangdong (tra l'altro, proprio in forza della sua posizione di punta nello sviluppo economico e sociale della Cina, il Guangdong potrebbe fornire un contributo di idee alle attivita' del Comitato).

 

 Tra i settori prioritari di cooperazione economica gia' inclusi nel Piano di azione Triennale 2010-2013 (alta tecnologia, energia rinnovabile, tutela ambientale, sviluppo urbano sostenibile, innovazione), vi sono ambiti in cui -secodo il governo italiano - sarebbe opportuna e auspicabile una piu' stretta collaborazione. L'obiettivo e' valorizzare la crescita quantitativa e qualitativa degli investimenti italiani nell'area, auspicando contestualmente maggiori investimenti del Guandong nei settori high-tech, del turismo e della logistica, nonche' lo sviluppo di collaborazioni e partenariati tra imprese e distretti tecnologici italiani e cinesi.

 

 

Rafforzare la collaborazione e promuovere il parternariato economico tra l'Italia e la provincia del Guangdong: questo il senso dell'intesa siglata tra il ministero degli Esteri italiano e le autorita' della dinamica provincia cinese. In occasione dell'incontro tra il responsabile della Farnesina, Franco Frattini, e il segretario del Partito Cinese locale, Wang Yang, e' stata infatti firmata la lettera di intenti 'Guangdong and Italy Business Traineeship Programme' di cui segue una scheda tecnica

 

GLI OBIETTIVI SPECIFICI: migliorare la conoscenza specifica di amministratori e imprenditori cinesi e italiani dei rispettivi contesti e opportunita' attraverso l'istituzione di un corso di alta formazione per 'policy maker' cinesi; sviluppare un canale preferenziale di comunicazione fra i funzionari di governo della provincia cinese e le istituzioni territoriali e gli imprenditori italiani, tramite scambi di giovani studenti e manager di alcune delle realta' di eccellenza del sistema imprenditoriale delle regioni partner; istituire tramite il corso di alta formazione una rete di dialogo fra policy makers ed imprese italiane e cinesi

 

 

I RISULTATI ATTESI: sensibilizzare i policy maker e le imprese del Guangdong sulle opportunita' offerte dalle aziende ed istituzioni italiane su temi di interesse comune alle controparti; creare un canale di accesso privilegiato alla realta' economica e istituzionale del Guangdong; promuovere opportunita' di business e di partnership, tramite i due forum, tra aziende italiane e cinesi; evidenziare le possibilita' concrete di realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico congiunto

 

 

SETTORI DI INTERVENTO: alta formazione e 'training on the job' di studenti e giovani manager italiani e cinesi della provincia del Guangdong nelle materie delle politiche ed incentivi di sviluppo industriale e regionale, distretti industriali, Pmi, Made in Italy

 

LE REGIONI PARTNER: Emilia Romagna, Veneto, Campania, Puglia

 

 

CHI ATTUA IL PROGETTO: Universita' degli Studi di Ferrara in collaborazione con Universita' Orientale di Napoli e Ca' Foscari di Venezia

 

PARTNER PUBBLICI/PRIVATI ITALIANI COINVOLTI: Universita' degli Studi di Salerno; STOA' - Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa (Napoli); Universita' di Lecce; Universita' di Bari; e, tra le altre imprese, Generali, Unicredit, Fiat, Eni, Finmeccanica

 

DURATA DEL PROGETTO: 18 mesi.

 

di Nuccia Bianchini

 

 

GUANGDONG, LABORATORIO PER NUOVA PARTNERSHIP
Canton, 21 lug. - Sarà il Guangdong, la provincia più operosa della Cina e "cuore industriale pulsante" del gigante asiatico, il laboratorio che farà da modello per la partnership e la collaborazione economica tra Italia e Cina. Al suo ultimo giorno della sua missione in Cina, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ne ha discusso a Canton con il segretario del Partito comunista locale, Wang Yang.

 

Frattini ha esplorato con il dirigente cinese, una delle figure chiave della 'quinta generazione' al potere, le opportunità che si possono schiudere per le aziende di entrambi i Paesi nei reciproci territori con una collaborazione che possa innescare investimenti e lo sviluppo di parternship industrali e tecnologiche tra imprese e distretti dei due Paesi. Il Guandong è la provincia più dinamica della Cina (l'interscambio estero della zona è un sesto dell'interscambio estero totale della Cina), quella più aperta alle spinte riformiste, particolarmente integrata internazionalmente. E Wang, arrivato a ricoprire il delicato incarico nel 2007 dopo aver guidato la crescita economica di Chongqing (una megalopoli di 30 milioni di abitanti divenuta in pochi anni il nuovo polo di sviluppo della Cina occidentale), già nella sua visita in Italia nel giugno scorso aveva fatto capire le enormi risorse che la dinamica e ricca provincia cinese può offrire alle aziende italiane.

 

Adesso, il passo ulteriore: la firma di una lettera di intenti per lo sviluppo di un parternariato che istituisce un progetto di scambio di studenti e giovani manager. "Il Guangdong è una provincia particolarmente avanzata ed ha per noi un'importanza prioritaria', ha osservato il titolare della Farnesina. Wang Yang ha particolarmente apprezzato la decisione italiana sull'esenzione dei visti per i passaporti diplomatici e in prospettiva per quelli di servizio (studenti, turisti, ma anche imprenditori che un giorno potranno circolare piu' liberamente). Frattini ha illustrato la manovra economica adottata dal governo italiano ed il piano di stabilizzazione dei conti pubblici entro il 2014; e ha espresso "la soddisfazione dell'Italia per l'attenzione della Cina alla stabilizzazione dell'area euro che è anche nell'interesse cinese". E a dispetto delle turbolenze dei mercati, Wang Yang si è detto rassicurato per le prospettive dell'Italia, perché ha un'economia competitiva e il cui debito è posseduto in gran parte dagli italiani stessi.

 

di Nuccia Bianchini

 

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