Shanghai, 4 giu. – Ogni strumento è fatto per essere suonato, e il pianoforte posto quest'oggi nella piazza centrale del padiglione italiano non fa eccezione alla regola. Chi è il musicista? Dopo Uto Ughi, che era intervenuto il 22 maggio scorso, e dopo Ennio Morricone, il cui concerto si è svolto appena due giorni fa, oggi è Giovanni Allevi l'ospite speciale del padiglione italiano. Grazie ad una fruttuosa collaborazione tra il Commissariato Generale per l'Expo e la Regione Marche, stasera il giovane Maestro si esibirà presso l'Expo Center, all'interno del parco Expo. Il pianista e compositore italiano, famoso in patria così come in Cina e nel resto del mondo, ha incuriosito e incantato i numerosi visitatori che questo pomeriggio si trovavano all'interno del nostro padiglione con una breve esibizione, per poi spostarsi nell'auditorium Puccini e incontrare i giornalisti. Sguardi proiettati nell'aria, sulla Cupola del Brunelleschi, poi rivolti all'indietro, sull'orchestra appesa in verticale sulla parete, e infine concentrati sul pianoforte, dove le dita del Maestro si muovevano velocemente e armoniosamente. Sollecitati, molti dei presenti hanno ammesso di non conoscere l'identità dell'artista, ma si sono detti piacevolmente sorpresi della performance che li ha accolti. "No, non lo conosco. È famoso? La musica è davvero bella", ha dichiarato ingenuamente una giovane che era accorsa a fianco della sicurezza per immortalarlo con la propria digitale. Nel corso della conferenza stampa, i media cinesi hanno fatto la parte del leone e hanno letteralmente bombardato l'ospite di domande: dalla passione per la filosofia, al proprio look; dall'esibizione del 2008 – all'interno dell'Auditorium presso la città Proibita – a quella odierna dentro al parco Expo, passando per un confronto con la stella indiscussa del panorama musicale cinese Lang Lang, non c'è stato argomento dove non si siano addentrati. "Viviamo un'epoca di crisi, i vecchi modelli sono insufficienti e nuove idee vengono messe in gioco. Questo avviene anche nella musica classica. Anch'io – come Lang Lang – sto cercando una musica nuova, che sia lo spirito e lo specchio del nostro tempo, pur rispettando rigorosamente le forme classiche" e "grazie alla filosofia, ho compreso che il presente è sempre una novità, per questo ci sarà sempre una musica nuova, che non bisogna avere paura di creare". Una nuova musica, si spera presto in uscita, è "Sotto lo stesso cielo", opera inedita consegnata qualche giorno fa dal Maestro Allevi a Benedetto XVI, in occasione del quattrocentesimo anniversario della morte di Matteo Ricci. Sull'opera, Allevi ha dichiarato di aver tratto ispirazione dal pensiero del padre gesuita, e di aver cercato di "coniugare la musica rinascimentale con la cultura cinese". Niente pezzi inediti invece nel concerto di stasera che ha registrato il tutto esaurito, per chi non ce l'avesse fatta a prenotare un posto, l'8 giugno ci sarà un latro concerto sempre a Shanghai. Allevi partirà poi alla volta di Tokyo, seconda e ultima tappa del suo tour in Asia.
di Giulia Ziggiotti
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