La Banca Centrale cinese ha annunciato domenica scorsa che continuerà ad adottare una politica monetaria espansiva per "assicurare liquidità sufficiente a sostenere la crescita economica". L'annuncio ha alleviato le preoccupazioni su eventuali restrizioni al credito dovute alla forte crescita di offerta di moneta registrata il mese scorso. "Continueremo a sostenere i meccanismi di controllo stabiliti dal comitato centrale del Partito e dal Consiglio di Stato, e ad attuare una politica monetaria moderatamente espansiva" si legge nel comunicato diffuso subito dopo i dati emessi sabato scorso, che mostravano come i prestiti nell'ultimo mese fossero saliti a quota 1089 miliardi di yuan (circa 120 miliardi di euro), segnando così un nuovo aumento rispetto ai 1062 miliardi di gennaio e ai 1070 miliardi del febbraio scorso. Tuttavia molti analisti indipendenti hanno osservato che, su impulso della banca centrale, gli istituti di credito potrebbero non esercitare controlli adeguati sui prestiti emessi, trovandosi così a breve a dover fronteggiare un notevole incremento dei prestiti non retributivi. I dati, inoltre, potrebbero essere stati esagerati grazie all'applicazione di tassi d'interesse arbitrari da parte degli stessi istituti di credito. Infine, ad aggiungere altre preoccupazioni, c'è anche il fatto che l'ulteriore aumento registrato in marzo ha portato il totale dei nuovi prestiti emessi nel primo trimestre 2009 a quota 4058 miliardi: una cifra molto vicina all'obiettivo dei 5mila miliardi previsti dal governo per l'intero anno.