Silvano Piacentini
La Great Wall Hover Ecodual è un Suv che nasce a Baoding, nel nord della Cina non lontano da Pechino. Importato dall'Eurasia Motor company di Palazzolo sull'Oglio (Brescia), è di fatto la prima auto cinese a sbarcare in Italia, suscitando un notevole interesse condito da qualche perplessità. Inizialmente disponibile solo come autocarro, a fine anno arriverà in versione autovettura. Importante nelle dimensioni, la Hover è proporzionata nello stile di sapore europeo. Il frontale è dominato dall'ampia calandra orizzontale che si raccorda con i fari, la coda è caratterizzata dai generosi gruppi ottici a sviluppo verticale.
L'interno offre spazio e comfort, con uno stile adatto al genere di vettura. L'ampia superficie vetrata consente un'ottima visibilità, mentre il sedile guida con regolazione lombare, il volante regolabile e l'ergonomia di strumentazione e comandi assicurano al pilota un'eccellente posizione di guida. La dotazione di serie va dal climatizzatore al sedile di guida regolabile elettricamente, dal correttore d'assetto dei fari all'hi-fi con lettore Cd fino al rilevatore di ostacoli posteriori per l'ausilio al parcheggio.
Sul fronte della sicurezza, i tecnici della casa giurano che la vettura ha superato un severo crash test allineato agli standard EuroNcap, garantendo grazie alla robusta struttura una buona protezione a tutti gli occupanti. Per muoversi, la Hover dispone di un affidabile, anche se non troppo moderno, 4 cilindri Mitsubishi 2.4 da 130 Cv. L'alimentazione è doppia, grazie al sistema "Ecodual" (benzina/Gpl o benzina/metano) sviluppato apposta per il mercato italiano. Una soluzione che riduce i costi di esercizio minimizzando le emissioni di CO2.
È disponibile a due o quattro ruote motrici. In quest'ultima configurazione, abbinata alle marce ridotte, affronta con buona disinvoltura anche percorsi "off road" impegnativi, mentre sull'asfalto mostra un comportamento più che onesto, nonostante le prestazioni risentano del peso (1.830 kg in ordine di marcia nella versione 4Wd) che penalizza accelerazioni e riprese. Nel breve test che abbiamo potuto effettuare non ci hanno del tutto convinto i consumi, anche se l'impianto a Gpl abbatte i costi di gestione.
La vettura è offerta negli allestimenti "Luxury", "SuperLuxury" e "Sport", quest'ultimo realizzato in esclusiva per l'Italia e arricchito da parafanghi maggiorati, pedane sottoporta e paracolpi. Il telaio portante a deformazione progressiva, le sospensioni a doppio braccio con molle elicoidali all'avantreno, l'impianto frenante a quattro dischi ventilati fanno della Hover un mezzo affidabile, certo non all'avanguardia tecnologica ma competitivo, visto che il listino parte dai 19.600 euro del Luxury 2Wd fino ad arrivare ai 23.600 del SuperLuxury 4Wd.
03/06/2008