Otto persone su 10 pronte a dimettersi se il capo non è empatico

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AGI - Otto persone su dieci sono pronte a lasciare il proprio impiego a causa di una leadership poco empatica. Il dato, emerso da un’indagine di GoodHir condotta su oltre 3mila persone negli Stati Uniti, evidenzia come oggi la capacità di empatia di chi coordina team sia diventata essenziale. Non a caso la maggior parte delle persone coinvolte dichiara insoddisfazione soprattutto per la scarsa frequenza degli incontri con chi supervisiona il lavoro (63%) e per l’elevata quantità di comunicazioni virtuali o digitali (62%). I livelli più alti di soddisfazione si riscontrano nel settore dell’ospitalità (80%); quelli più bassi nel settore immobiliare (55%) e nelle professioni legali (56%). In modo trasversale, chi ha partecipato alla ricerca indica come meno apprezzati il micro-management e le aspettative di produttività oltre l’orario. Al contrario, emergono come qualità più desiderate l’onestà e l’autenticità. Scorrendo i dati, queste qualità appaiono tutt’altro che diffuse: solo 3 persone su 10 (32%) ritengono che chi le coordina abbia davvero a cuore la loro crescita professionale; solo 4 su 10 (39%) percepiscono trasparenza sulle opportunità di avanzamento; poco più di 4 su 10 (44%) riscontrano chiarezza e apertura nelle conversazioni relative a stipendio e retribuzione.
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