Volano gli utili di Apple, nonostante i dazi

AGI - Apple ha registrato risultati ben oltre le attese nel terzo trimestre del suo anno fiscale scaglionato, trainati dall'iPhone, nonostante l'elevato costo dei dazi. L'utile netto ha raggiunto i 23,4 miliardi di dollari, in crescita del 9% su base annua e l'utile per azione 1,57 dollari, rispetto agli 1,42 dollari previsti dagli analisti. Il colosso tech è riuscito a superare significativamente le previsioni nonostante un conto di 800 milioni di dollari relativo all'imposizione dei dazi da parte dell'amministrazione Trump. Durante la conference call sui risultati finanziari, l'amministratore delegato Tim Cook ha stimato il costo di questi dazi a 1,1 miliardi di dollari per il trimestre in corso.

A trainare è l'iPhone

Nel periodo aprile-giugno, le vendite di iPhone sono aumentate del 13% su base annua, ben al di sopra delle stime di Wall Street, che avevano previsto un incremento simile a quello del trimestre precedente (+1,9%). Cook ha annunciato che l'azienda ha recentemente prodotto il tremiliardesimo iPhone dal lancio dello smartphone nel 2007.

Un altro motore di crescita per la casa di Cupertino sono stati i servizi (+13%), che includono l'App Store, le piattaforme di streaming musicale (Apple Music) e video (Apple TV), nonchè l'archiviazione remota dei dati (iCloud).

Apple ha beneficiato anche della domanda sostenuta per la sua linea di personal computer Mac, con un aumento (+15%), piu' del doppio rispetto al secondo trimestre fiscale (+7%). Cook ha spiegato che la performance è stata trainata, in particolare, dal nuovo MacBook Pro dotato del chip M4 di Apple. Complessivamente, il fatturato ha raggiunto i 94 miliardi di dollari, in crescita del 9,6% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. Questa accelerazione è dovuta in parte alla ripresa in Europa (+10%), che aveva perso slancio nel trimestre precedente (+1%), ma anche in Cina, tornata in attivo (+4%) dopo sette trimestri consecutivi di calo.
Tim Cook ha osservato che nelle aree urbane, i modelli di iPhone si sono classificati tra i primi tre dati di vendita in Cina, "il che è straordinario", ha commentato.

Nel trading elettronico, dopo la chiusura di Wall Street il titolo ha guadagnato oltre il 2%.

Produzione dalla Cina all'India

"Questi risultati dimostrano che la strategia di Apple per iPhone sta lavorando per limitare gli effetti delle sfide", come il ritardo nello sviluppo interno dell'intelligenza artificiale generativa e i dazi doganali, ha commentato Jacob Bourne, analista di Emarketer. L'azienda aveva quindi urgentemente riallocato una parte significativa della produzione di iPhone dalla Cina all'India per aggirare i dazi doganali imposti alla Repubblica Popolare. Nell'ultimo trimestre, è riuscita a consegnare al mercato statunitense quasi esclusivamente modelli realizzati in India, "il che dimostra la flessibilità della sua catena di approvvigionamento", ha osservato Jacob Bourne.

"Stiamo cercando di ottimizzare la nostra catena di approvvigionamento" in questo nuovo contesto aziendale, ha spiegato Tim Cook, "e produrremo di piu' negli Stati Uniti". Il ceo ha ribadito che Apple si è impegnata a investire 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. Cook ha chiarito che, per ora, il gruppo è esposto solo al limite tariffario del 10% per i paesi in cui produce. Per Apple sono sospesi ulteriori dazi in attesa che il governo statunitense decida su una possibile esenzione.

Mercoledì Donald Trump ha deciso di aumentare unilateralmente i dazi sulle merci esportate dall'India negli Stati Uniti al 25%, in assenza di un accordo commerciale tra i due paesi. Nonostante questi risultati positivi, Apple rimane penalizzata dalla sua strategia di intelligenza artificiale, poiché l'azienda fatica a implementare applicazioni che utilizzano l'IA, hanno avvertito gli analisti di Wedbush Securities.

"Nel frattempo", ha insistito Wedbush, "il resto del settore tech si sta muovendo a tutta velocità" sull'intelligenza artificiale. Il cfo Kevan Parekh ha affermato che Apple aumenterà i suoi investimenti, in particolare nell'intelligenza artificiale, "non a un ritmo esponenziale", ma a un ritmo "sostanziale".

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