Nel rapporto annuale pubblicato martedì, il supervisore bancario chiarisce che il 51% dei reclami è legato a questa tematica. Tuttavia, trattandosi di una materia al di fuori delle sue competenze, l’80% delle istanze è stato dichiarato inammissibile.
Nei primi sei mesi del 2025 il fenomeno è tornato ai livelli consueti, con 15.574 reclami. Se il trend sarà confermato, il totale dell’anno in corso potrebbe stabilizzarsi attorno a quota 30.000. Anche la percentuale di inammissibilità si è ridotta al 61%. Le stesse sentenze hanno avuto effetto diretto sull’attività dei servizi clienti delle banche, dove il numero di reclami è raddoppiato.
I mutui si confermano la principale fonte di contestazione: nel 2024 le richieste relative ai prestiti ipotecari hanno superato il totale complessivo del 2023. Seguono le problematiche legate all’uso delle carte (15%) e ai conti correnti, bonifici e addebiti (15%). Il 55% dei reclami riguarda le spese di formalizzazione, mentre il 14% è relativo a operazioni fraudolente. Le richieste per commissioni bancarie rappresentano il 6% del totale, mentre le contestazioni sugli interessi applicati sono aumentate del 17%.
Il tempo medio di gestione delle pratiche è stato di 47 giorni, sei in meno rispetto al 2023. Le province con più segnalazioni sono Madrid, Barcellona, Valencia, Siviglia, Saragozza e Alicante, che insieme coprono il 53% del totale. La media nazionale è di 12 reclami ogni 10.000 abitanti.
Su 11.062 casi ammessi, il 64% si è concluso favorevolmente per il cittadino. Nel 79% dei casi, le banche hanno accettato il parere dell’autorità, conformandosi spontaneamente o tramite accordo. Le restituzioni ammontano a 5,07 milioni di euro (+16%), con un rimborso medio di 458,72 euro. L’81% dei reclami è stato indirizzato a banche e casse di risparmio nazionali.
Gli istituti che hanno ricevuto il maggior numero di segnalazioni sono: CaixaBank (12.756), BBVA (11.950), Santander (6.713) e Sabadell (3.268).
La Banca di Spagna ha inoltre risposto a 54.529 richieste di consulenza, il 9% in più rispetto al 2023, anche questo un record. L’80% delle risposte è stato fornito entro 20 giorni. Le domande più frequenti hanno riguardato i mutui ipotecari e i servizi dell’autorità stessa.
Infine, la Banca ha raccomandato alle banche di agevolare il recupero di fondi bloccati in operazioni fallite e di facilitare il pagamento delle rate nei conti condivisi, anche quando uno dei titolari è sottoposto a pignoramento. Ha inoltre chiesto più rigore nella verifica dell’identità per evitare frodi.