In Italia la ripresa ha parzialmente perso slancio: è quanto emerge dalla Nota congiunturale di luglio dell'Ufficio parlamentare di bilancio in cui si segnala "un rallentamento dell’attività economica, che si potrebbe protrarre nel corso dell’estate determinando un lieve peggioramento nelle previsioni di crescita per l’anno in corso e influenzando, in considerazione del minor effetto di trascinamento, anche i risultati del 2019". In particolare, l'Upb stima che "l’espansione del Pil nella media del 2018 si attesterebbe all’1,2 per cento sulla base dei conti trimestrali, che potrebbe tradursi in un incremento dell’1,3 per cento nei conti annuali (che non correggono per il numero dei giorni di lavoro)". Si avrebbe quindi una revisione al ribasso di un decimo di punto percentuale rispetto ai valori previsti dall’Upb a maggio. "La minor variazione acquisita per il 2019 porterebbe a una correzione della crescita del Pil anche per il prossimo anno, che risulterebbe di poco superiore all’uno per cento", sottolinea ancora l'Upb.