Boom produzione ad agosto, ma Confindustria gela l'entusiasmo

  industria robot automazione (afp)
BOOM AUTO E METALLURGICO - I comparti in cui si registra la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+19,2%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+13,6%) e della fabbricazione di macchinari (+11,7%). In particolare il balzo riguarda la produzione di auto che rimane in costante crescita: ad agosto è stato del 41,9% sul 2015 e nei primi otto mesi dell'anno la produzione di auto è salita del 9,5%. Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-17,7%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-5,3%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5,0%).
CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA, MALE I DATI DI SETTEMBRE - La produzione industriale torna a scendere a settembre dopo il rimbalzo dell'1,7% su base mensile rilevato dall'Istata ad agosto. Secondo il Centro studi di Confindustria, il calo è dell'1,8%.
Nel terzo trimestre dell'anno il Csc stima un aumento dell'attività dello 0,8% sul secondo, quando si era avuto un arretramento dello 0,2% sul primo. Tale andamento, spiegano i tecnici di viale dell'Astronomia, è coerente con un moderato incremento del Pil nei mesi estivi, dopo la stagnazione rilevata in primavera. Il quarto trimestre 2016 eredita così una variazione congiunturale della produzione industriale pari a -0,6%.
Il rimbalzo di agosto, spiega ancora Confindustria, è superiore alle stime del Csc e di consenso (-0,2%). Forti oscillazioni, si legge in una nota, sono frequenti nei mesi estivi, quando i livelli di attività sono bassi e piccole differenze sui volumi prodotti determinano variazioni congiunturali anche significative.
Rimbalzi di attività molto superiori alle attese sono stati rilevati in agosto anche in Germania (+2,5% contro +1,0% previsto), Francia (+2,7 contro +0,7%) e Spagna (+1,4% contro +0,2%). Le indagini qualitative condotte presso le imprese manifatturiere italiane descrivono un contesto debole e caratterizzato da estrema incertezza.
Le valutazioni degli imprenditori restano prudenti. La fiducia è migliorata di 0,8 punti in settembre (dopo -1,8 punti in agosto), spinta da valutazioni più ottimistiche su ordini e livelli di produzione, mentre sono meno favorevoli le aspettative. Secondo i direttori degli acquisti (indagine Markit), in settembre è aumentata l'attività industriale, dopo avere ristagnato in agosto (Pmi sulla produzione a 52,2 da 50,5); gli ordini, dopo il temporaneo arretramento nel mese precedente, sono visti in recupero a settembre (indice a 51,5 da 48,8), sospinti dai beni d'investimento. (AGI)
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