Roma - "Grande rammarico per l'approvazione del testo, in terza lettura, del Collegato Agricoltura, dove i riferimenti alla rete dei mercati all'ingrosso sono stati stralciati. Nonostante alcuni aspetti positivi del collegato, come l'importanza data al ricambio generazionale e gli interventi in singoli settori come quello del pomodoro, il governo ha mostrato scarsa attenzione al mondo degli ortomercati, i quali sono infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale agendo come punti di raccordo per tutti i settori della filiera agroalimentare".
Lo ha dichiarato il Presidente di Fedagromercati- Confcommercio, Valentino Di Pisa, sull'approvazione da parte del Senato del disegno di legge sull'agricoltura. "E' chiaro che il governo ha deciso di non pronunciarsi su una realta' molto radicata e diffusa nel nostro paese, seppur comunicativamente meno forte e politicamente sottovalutata, disattendendo - ha continuato Di Pisa - l'impegno preso di portare su un livello piu' alto il dibattito relativo alla realta' dei mercati e negando cosi' la necessita' di modernizzare e di rivalutare il ruolo di queste strutture".
Per questo motivo "appare contraddittorio che il Ministero dell'Agricoltura, il futuro Ministero dell'Agroalimentare, come annunciato dallo stesso Ministro Martina e dal Presidente Renzi, si faccia carico solamente - continua il Presidente di Fedagromercati - dei problemi e delle esigenze di alcuni settori della filiera e manchi di presentarsi come il riferimento principale per tutti gli attori del settore, dai produttori, ai grossisti, fino ad arrivare ai consumatori finali. La produzione si tutela anche attraverso una maggiore efficienza della rete distributiva, di cui oggi i mercati sono innegabilmente una parte fondamentale".
"Ritengo che individuare come unico interlocutore dei mercati all'ingrosso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia limitativo per l'intero comparto, non solo per gli imprenditori all'ingrosso che rappresentano un attore irrinunciabile della filiera agroalimentare, ma anche per i produttori, che quotidianamente dialogano con la realta' degli ortomercati.Oggi si parla spesso di come sia necessario fare sistema, come sia fondamentale collaborare - ha aggiunto - per arrivare ad un prodotto italiano che valorizzi al meglio le ricchezze e le peculiarita' del nostro territorio, ma di fronte al silenzio del governo mi domando come questo sia effettivamente realizzabile se gli attori istituzionali non dialogano con tutti gli attori della filiera, tralasciando alcuni segmenti importantissimi per il settore nella sua interezza". Da qui "l'auspicio che il governo si pronunci il prima possibile sulla realta' dei mercati all'ingrosso". (AGI)