(AGI) - Roma, 16 feb. - Gli sgravi contributivi per le imprese e le misure previste dal jobs act trainano le assunzioni: nel 2015 si sono registrati 764.000 posti stabili in piu'. Secondo i dati forniti dall'Inps, nell'anno appena concluso sono risultate oltre 2,4 milioni le assunzioni a tempo indeterminato (il dato comprende le trasformazioni di rapporti a termine e gli apprendisti) a fronte di 1.684.911 cessazioni. Per il 2014 il saldo dei posti stabili era stato invece negativo per 52.137 unita'. Quanto al saldo tra assunzioni e cessazioni e' risultato a fine anno pari a 606.000 posizioni di lavoro. Soddisfatto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che su Facebook commenta: "Per mesi ci hanno detto che il JobsAct era una prevaricazione, una violenza, un'imposizione. Oggi scopriamo che nel 2015 grazie al JobsAct ci sono stati 764.000 contratti a tempo indeterminato in piu'. Avanti tutta, con coraggio e determinazione". Nel 2015, 1,44 milioni di lavoratori sono stati assunti a tempo indeterminato grazie agli sgravi contributivi. A dicembre si e' registrato un boom con 181mila 937 assunzioni. Sul totale delle attivazioni di posizioni di lavoro con contratto a tempo indeterminato (oltre 2,4 milioni sommando assunzioni e trasformazioni) quelle che risultano beneficiarie dell'esonero sono pari a 1.442.725 (61% del totale), spiega l'istituto di previdenza precisando che le attivazioni con esonero sono percio' quasi il doppio dell'incremento sul 2014 registrato da assunzioni e trasformazioni in contratti a tempo indeterminato. Complessivamente le assunzioni (attivate da datori di lavoro privati) lo scorso anno sono state 5.408.804, in netto aumento rispetto agli anni precedenti (+11% sul 2014 e +15% sul 2013). Tale crescita e' stata determinata essenzialmente dai contratti a tempo indeterminato: le relative assunzioni sono risultate quasi 1,9 milioni segnando un incremento del 47% rispetto al 2014. Quelle a full time sono meno del 60%, una percentuale in linea con gli anni precedenti. E' rimasto sostanzialmente stabile il numero di assunzioni con contratti a tempo determinato, mentre sono diminuite le assunzioni in apprendistato (-20%). In modesta flessione le cessazioni(-2%). Le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato sono risultate circa 500.000: rispetto al 2014 la crescita e' risultata appena inferiore al 50%. Anche i rapporti di lavoro gia' regolati da contratto di apprendistato e divenuti rapporti a tempo indeterminato, al termine del periodo formativo, sono aumentati (+23%). Si e' registrato infine un boom dei buoni lavoro: sono stati venduti nell'arco dell'anno 114.921.574 voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al corrispondente periodo del 2014, pari al 66%. (AGI)
.