Riad - Ali al-Naimi, "storico" ministro del Petrolio saudita, e' stato destituito dall'incarico all'interno di un piu' ampio rimpasto del Governo. L'annuncio e' stato dato dalla Tv di Stato. Al posto di al-Naimi, che ricopriva il ruolo dal 2 agosto 1995, e' stato nominato l'ex ministro della Salute, Khaled al-Faleh, cui e' stato affidato il portafoglio allargato di Energia, Industria e Risorse minerarie.
Al-Naimi, in servizio da oltre due decenni, era una delle figure piu' importanti all'interno dell'Opec. Recentemente pero' la sua influenza era apparsa in declino, ridotta dal crescente potere del principe Mohammed, figlio di Salman, che ha assunto le deleghe per la politica economica. Lo stesso rimpasto arriva dopo che il mese scorso e' stato annunciato un ambizioso piano per ridurre la dipendenza del Regno wahabita dalle entrate petrolifere. Tra gli altri cambiamenti, Riad ha annunciato anche un nuovo governatore della banca centrale e il siluramento del ministro dell'Elettricita'.
Al-Naimi aveva resistito a due rimpasti di Governo l'anno scorso, dopo la salita al trono di Salman a gennaio. Sotto il regno di suo padre, il principe Mohammed e' presto emerso come il piu' influente uomo di Governo e c'e' il suo lavoro dietro l'annuncio, il mese scorso, di "Vision 2030", un ampio progetto di riforma dell'economia a lungo termine. Il piano prevede, tra l'altro, che il Paese crei un fondo sovrano, che sarebbe il maggiore a livello mondiale, e ceda una quota di Aramco, il colosso statale del petrolio, con i cui incassi il Regno ha creato enormi riserve fiscali attraverso le quali finanzia un generoso sistema di occupazione pubblica, sussidi ai cittadini e welfare.
Il crollo dei prezzi del petrolio e una burocrazia massiccia e inefficiente hanno pero' appesantito i conti pubblici. Nel 2015 Riad ha registrato un rosso da record e un buco da 87 miliardi di dollari e' previsto anche per quest'anno. Di qui la necessita' di una profonda ristrutturazione e, nella visione di Salman, anche di uomini nuovi. (AGI)
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