(AGI) - Roma, 2 mag. - Effettuare adeguati investimenti infrastrutturali per garantire la sicurezza energetica nel lungo termine, andare avanti con lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, sostenere l'Ucraina, garantire la sicurezza nucleare e puntare sul gas per gestire la transizione verso un modello a emissioni sempre piu' bassi. Questi gli impegni principali adottati dai ministri dell'Energia del G7 al termine della riunione appena conclusasi a Kitakyushu, in Giappone, nell'ambito della quale, si legge nella nota congiunta finale si e' discusso "degli sviluppi intercorsi dalla riunione di Amburgo tenutasi nel 2015, avendo sullo sfondo la volatilita' dei prezzi dell'energia e l'accordo della COP 21 di Parigi".
"Gli investimenti nel settore energetico, incluse le infrastrutture di qualita', e l'innovazione nelle energie rinnovabili e di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio, nonche' l'efficienza energetica, aiutano la crescita dell'economia e al tempo stesso la disaccoppiano dalle emissioni di carbonio", sottolineano i ministri, "di fronte all'attuale livello dei prezzi dell'energia e alla sua volatilita', il costante investimento nell'approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile e' essenziale per ridurre i rischi della futura crescita dell'economia globale".
"Noi ci impegniamo a mantenere un ruolo guida nello sviluppo della sicurezza energetica globale", prosegue la nota congiunta, "rispondere alle molteplici richieste di sicurezza energetica, efficienza economica, ambiente e sicurezza (3E + S), e' una sfida attuale per tutti i Paesi, sia produttori che consumatori, sia sviluppati od emergenti"
"Mercati ben funzionanti e trasparenti; combustibili, fonti e rotte diversificate; aumento dell'efficienza energetica e miglioramento della resilienza dei sistemi energetici sono tutti elementi necessari per rafforzare la sicurezza energetica", prosegue il comunicato, "sullo sfondo della perdurante crisi fra Russia e Ucraina ribadiamo che l'energia non dovrebbe essere utilizzata come uno strumento di coercizione politica, ne' come una minaccia alla sicurezza. Rimaniamo impegnati a sostenere l'Ucraina e gli altri paesi vulnerabili alle interruzioni delle forniture di energia nell'ottenere sistemi energetici resilienti e pienamente competitivi".
Recependo con favore l'adozione dell'accordo di Parigi sul clima, i ministri si impegnano "a formulare e ad implementare misure strategiche per sviluppare sistemi energetici che permettano una crescita economica globale sostenibile assieme alla forte riduzione delle emissioni di gas serra". Da questo punto di vista, essendo le energie rinnovabili ancora insufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico globale, la transizione andra' accompagnata a "l'espansione dell'utilizzo del gas naturale quale combustibile fossile a minore intensita' di CO2, anche nel settore dei trasporti".
"In quei Paesi che optano per l'utilizzo dell'energia nucleare, questa contribuisce in modo sostanziale alla riduzione delle future emissioni di gas serra, oltre che essere utilizzata come fonte energetica di produzione di base", conclude la nota, "in questi stessi Paesi e' inoltre di fondamentale importanza il coinvolgimento dell'opinione pubblica in un dialogo basato su evidenze scientifiche e la trasparenza nell'informazione relativa a una decisione politica". (AGI)
.