Roma - Sull'inchiesta avviata dalla procura di Potenza sul Centro Oli di Viggiano "vogliamo andare fino in fondo perche' siamo sicuri di quello che abbiamo fatto". Lo ha sottolineato l'ad di Eni, Claudio Descalzi, durante un'audizione alla Camera. "Abbiamo la coscienza a posto", ha affermato l'ad. "Si puo' fare petrolio senza corruzione. Assolutamente si'", ha quindi aggiunto.
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"Sono soddisfatto di quello che ho fatto in Eni", ha rivendicato Descalzi, e sulla Val d'Agri "come abbiamo detto chiaramente in una nota non solo vogliamo andare al riesame ma abbiamo chiesto anche l'incidente probatorio. Non mi interessa tenere ferma la produzione, uno o due anni. Siamo sicuri di quello che abbiamo fatto, abbiamo speso miliardi per la qualita' delle acque". "Sono fiero di vivere in quella che qualcuno ha definito una pattumiera perche' credo che sia la casa piu' bella e pulita al mondo", ha aggiunto il manager.
Di fronte alla Commissioni Attività produttive riunite, Descalzi ha fatto notare che "negli ultimi 3 anni siamo la migliore societa' a livello mondiale in Hse (salute, sicurezza e ambiente, ndr) rispetto agli altri peers". "Abbiamo ridotto i costi senza toccare una persona, un posto di lavoro", ha proseguito l'ad, illustrando il nuovo piano strategico.
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"Per noi - ha rimarcato - l'investimento piu' importante e' sulla persona. Impieghiamo 8-10 anni a formare un ingegnere o un geologo, non vogliamo perdere queste competenze".
Descalzi ha quindi spiegato che Eni ha adeguato la struttura dei costi della societa' al nuovo scenario di prezzi bassi del petrolio. Le societa' petrolifere, ha proseguito, "hanno ancora una struttura di costi allineata a prezzi del petrolio intorno ai 70 dollari" al barile. "Questo blocca l'industria. Noi stiamo costruendo un'azienda che resista a prezzi bassi. Sono leve che abbiamo usato e che stiamo usando", ha detto il manager ricordando la strategia presentata il mese scorso a Londra. (AGI) .
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