(AGI) - Roma, 4 feb. - Assopopolari "si conferma disponibile adun confronto con il Governo, nella speranza di contribuireall'individuazione di una soluzione condivisa, nell'interessedel sistema e del paese". E' quanto ha stabilito il consigliodi amministrazione dell'Associazione Nazionale fra le BanchePopolari, riunitosi oggi a Milano sotto la presidenza di EttoreCaselli, che ha esaminato la situazione determinatasi a seguitodella pubblicazione del dl sulla riforma delle Banche Popolari(sul quale non mancano dubbi di costituzionalita') ed haascoltato il parere degli esperti indipendenti incaricati dielaborare un'autoriforma modernizzatrice del sistema delleBanche Popolari. In risposta alle considerazioni espresse dal Governo asostegno del decreto, Assopopolari osserva che:il concetto di mutualita' viene oggi declinato con ilfacilmente misurabile impegno nei confronti dell'economia realee dello sviluppo competitivo dei territori, nonche' nelle formediversificate di impegno sociale; la patrimonializzazione dellePopolari coinvolte dal decreto e' adeguata, come testimoniatodall'avvenuto superamento dei recenti test BCE; la dimensionedell'attivo non e' incompatibile con la mutualita', come e'dimostrato dalla presenza sui mercati internazionali di Banchecooperative con attivi abbondantemente superiori ai 1.000miliardi. "Cio' detto - prosegue la nota dell'Associazione - ilconsiglio ribadisce il proprio orientamento favorevole ad unariforma della categoria, che sappia preservare il suopatrimonio identitario in un contesto di mercato profondamentemutato". Per quanto riguarda la commissione di esperti indipendenti,composta da Tantazzi, Marchetti e Quadrio Curzio, nellariunione del cda di Assopopolari sono state fornite "le propriepreziose indicazioni su iniziative che, allo stato, possonoessere intraprese al fine di ottenere una modernizzazione delsistema delle Popolari. Al riguardo - spiega il comunicato - laCommissione ha illustrato le diverse alternative, fondate suuna piu' significativa apertura al capitale nella formazionedegli organi di governo della Popolare cooperativa ovvero,nella diversa prospettiva, non scevra di dubbi di legittimita'costituzionale, di forzosa conversione in spa, sullaponderazione del voto di capitale, con particolare favore per isoci con possesso azionario limitato/durevole. "Nella consapevolezza che modernizzare vuol dire riformaree non cancellare - conclude la nota - l'Associazione siconferma disponibile ad un confronto con il Governo, nellasperanza di contribuire all'individuazione di una soluzionecondivisa, nell'interesse del sistema e del paese". (AGI).