(AGI) - Ankara, 14 mag.- Kemal Yildiz e' il Rosso malpelo diSoma, in Turchia. Vi sarebbe anche un ragazzo di 15 anni tra lecentinaia di minatori morti nella miniera di carbone a nord diSmirne. Lo ha raccontato lo zio, all'esterno del magazzinoimprovvisato a obitorio, in cui sono stati radunati i corpidelle centinaia di vittime nell'esplosione della miniera. Lacella frigorifera, normalmente utilizzata per i melonicoltivati nella zona, e' stata riconvertita per conservare lesalme in attesa di riconoscimento. Secondo lo zio,l'adolescente si chiamava Kemal Yildiz: "Non ho nulla da dire",ha aggiunto. Il ministro dell'Energia, Taner Yildiz, hareplicato che e' "impossibile" che ci fosse un quindicennenella miniera. Poi, in un comunicato, ha aggiunto che ne' lacompagnia, ne' i sindacati hanno confermato la presenza di undipendente con quel nome ma la vicenda di Kemal riporta allaluce quella raccontata nella novella di Giovanni Verga, in cuiun adolescente si spaccava la schiena in una miniera di zolfoin Sicilia. Rosso Malpelo e' uno dei "vinti" descritti dal Verga, chenella novella pubblicata in "Vita dei campi" nel 1880descriveva la realta' dello sfruttamento minorile venuta fuorigia' dalle inchieste governative postunitarie. Secondo unrapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo),nel 2010 degli 1,6 milioni di bambini economicamente attivi inTurchia, 310.400 (19,4%) hanno avuto infortuni sul lavoro ealtri problemi di salute. Kemal potrebbe esere uno di questiadolescenti, che come Rosso Malpelo "prese gli arnesi di suopadre, il piccone, la zappa, la lanterna, il sacco col pane, ilfiasco di vino, e se ne ando': ne' piu' si seppe nulla di lui".(AGI).