(AGI) - Roma, 26 ott. - "Una condanna all'ergastolo singolareed emessa in assenza di prove schiaccianti". "C'era bisogno diun capro espiatorio. Questa sentenza getta una luce malinconicasulla giustizia italiana". Alessandro Meluzzi, psichiatra ecriminologo, commenta con Affaritaliani.it la sentenzasull'omicidio di Melania Rea. "Non ci sono neppure indiziconcordi o convergenti tali da permettere una condanna al dila' di ogni ragionevole dubbio. Anzi in questo caso i dubbisono parecchi, sia sulla dinamica sia sul movente che,francamente, e' labilissimo". Meluzzi sottolinea "l'assenza dicorpi di reato e di prove documentali e scientifiche certe". Maperche' allora Parolisi e' stato condannato? "Perche' e'bugiardo, infedele e non e' stato molto intelligente nellacondotta delle vicende processuali. Parolisi e' statocondannato perche' sta antipatico agli italiani. Ci sarebbevoluto un quadro probatorio molto piu' netto". A parere diMeluzzi, l'appello "ribaltera' la sentenza di primo grado",perche' "li' c'e' bisogno di prove certe. L'accusa nonreggera', cosi' come e' successo per il processo Meredith aPerugia. O anche se l'appello dovesse confermare la condanna,interverra' la Cassazione". .