(AGI) - Roma, 9 nov. - Arriva il primo film dell'era Bergogliosul tema della dignita' e della situazione drammatica chevivono le donne incinte nel mondo del lavoro. MassimilianoBruno porta sullo schermo un suo testo teatrale, 'Gli ultimisaranno ultimi', con Paola Cortellesi (che per due anni nel2006 e 2007 ha portato in scena in teatro il monologo diBruno), Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio, doveracconta la storia di una donna che perde il lavoro quandoresta incinta e perde progressivamente tutto, dagli affettialla dignita' fino ad arrivare alla scelta finale di minacciarei datori di lavoro per avere "uno stipendio, basso, che mipermetta una vita dignitosa". "A fine 2005 abbiamo iniziato atrattare questo tema che iniziava allora ad affacciarsi -spiega in conferenza stampa Paola Cortellesi, che e' anchesceneggiatrice con Bruno, Furio Andreotti e Gianni Corsi -quello del lavoro precario e delle lavoratrici incinte. Oggi iltema e' attualissimo: ne parla anche Papa Bergoglio che diceche le donne incinte sono svantaggiate". Nel film, l'attriceromana e' una precaria che viene licenziata quando, dopo tantitentativi, riesce a restare incinta. La situazione diventainsostenibile perche' il marito, Alessandro Gassmann, un uomoche vive di espedienti perche' non vuole piu' "stare sottopadrone", non riesce a portare a casa i soldi necessari adandare avanti. Dalla situazione economica, dalla crisiconiugale che ne consegue, si arriva all'epilogo drammatico."In fase di sceneggiatura ci siamo chiesti: qual e' il limite acui puo' spingersi una persona disperata, senza lavoro e senzapiu' affetti? - si chiede la Cortellesi -. La risposta che cisiamo dati e' che puo' diventare una persona pericolosa chedecide di reagire". Il tema del precariato e della situazionedel lavoro femminile e' trattato da Bruno con intelligenza inmaniera dura in un film che non perde mai la sua connotazionedi commedia. "C'e' un filo invisibile che lega la commedia aldramma - spiega il regista -. A volte puoi spingere il pedalesulla comicita', altre volte sul dramma, dipende dal messaggioche vuoi dare. Stavolta ho voluto seguire la verita' - aggiunge- parlando di dignita', quella per cui uomini e donne devonoavere le stesse opportunita', quella per cui avere un lavoro e'un diritto. E anche quella per cui, come dice il personaggio diPaola nel film, bisogna avere uno stipendio, basso, che possapero' garantire una vita dignitosa". Il lavoro e' un temaquanto mai attuale, soprattutto quello precario e quellofemminile. Un film fortemente politico, seppure nondichiaratamente tale. Inevitabile pensare a Renzi e le suedichiarazioni di ottimismo o a Papa Francesco che chiede agliimprenditori di tutelare le donne incinte che lavorano. "Il miofilm non e' bergogliano ne' renziano - dice Bruno, enigmatico -altrimenti lo avrei intitolato 'Gli ultimi saranno primi'. Cio'che conta e' il messaggio: cercare di resistere, nonostantetutto". Alessandro Gassman precisa che "non c'e' un messaggiopolitico, ma ce n'e' uno sociale, coraggioso e necessario inquesto momento". 'Gli ultimi saranno ultimi' e' prodotto daItalian International Film con Rai Cinema e sara' distribuitodal 12 novembre in 300 copie da 01 Distribution. .