(AGI) - Roma, 27 ott. - Le Scuderie del Quirinale, con Electa,e l'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici presentano, dal24 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, la mostra Balthus, unagrande retrospettiva organizzata a quindici anni dalla mortedel pittore e dall'ultima esposizione che gli e' stata dedicatain Italia. La mostra sara' in seguito al Kunstforum di Viennadal 17 febbraio al 19 giugno 2016, prima monograficadell'artista in Austria. Curata da Cecile Debray, conservatriceal Museo Nazionale d'Arte Moderna Centre Pompidou, con lacollaborazione di Matteo Lafranconi per la sezione alleScuderie del Quirinale a Roma e di Evelyn Benesch per Vienna,la mostra riunisce piu' di duecento opere: quadri provenientida importanti musei e da collezioni private prestigiose, maanche un'ampia selezione di disegni e di fotografie.L'esposizione ripercorre la carriera di Balthus proponendonuovi spunti di riflessione sul lavoro di uno dei piu'originali artisti del Novecento. Balthus e' profondamentelegato all'Italia. Il suo primo viaggio nel nostro paese, nel1926, rappresenta uno spartiacque per la sua vocazioneartistica. Folgorato dalla scoperta dei maestri delRinascimento toscano, in particolare di Piero della Francesca,Balthus ne eredita la chiarezza formale, la capacita'narrativa, il senso della composizione. E' proprio da questatradizione - integrata dalla conoscenza dei movimenti italianidel Realismo magico e della Metafisica, oltre che dalla NuovaOggettivita' tedesca - che trae origine quell'atmosfera sospesaed enigmatica che e' caratteristica distintiva delle sue opere,in particolare dei capolavori degli anni Trenta. Il legame conl'Italia si rafforza a partire dal 1961, quando viene nominatodirettore dell'Accademia di Francia a Roma. Rimane a VillaMedici fino al 1977, e qui sviluppa una nuova pratica deldisegno e della pittura, traendo ispirazione dalle tecniche delpassato per reinventare la propria. In questo periodointraprende degli importanti lavori di restauro di VillaMedici, che ancora oggi caratterizzano gli spazi interni delpalazzo e i giardini. Alle Scuderie del Quirinale la mostrapresenta circa centocinquanta opere, riunendo capolavoriappartenenti a tutte le fasi della carriera di Balthus, in unpercorso cronologico che si sviluppa attorno ad alcuni temicentrali: l'eredita' rinascimentale, l'infanzia, l'influenza diopere letterarie come Cime tempestose di Emily Bronte e Leavventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll;l'importanza degli scambi con Antonin Artaud, Andre' Derain,Alberto Giacometti o con suo fratello Pierre Klossowski.Saranno esposte opere chiave, come La toilette de Cathy (1933),Le Roi des chats (1935), Les enfants Blanchard (1937), LaPatience (1946-48), La Chambre (1952-54), Le Reve II (1956-57),La Phale'ne (1959), Les Joueurs de cartes (1968-73), Le Peintreet son mode'le (1980-81). Eccezionale il prestito del primogrande capolavoro di Balthus, La Rue (1933) dal MoMA,presentato per la prima volta a fianco alla prima versione deldipinto, realizzata dall'artista nel 1929. A Villa Medicil'esposizione si focalizza invece sul processo di lavorodell'artista durante il periodo romano e negli anni successivi.Attraverso piu' di cinquanta opere tra dipinti, disegni efotografie, i visitatori hanno l'opportunita' di scoprire gliaspetti meno noti dell'universo creativo di Balthus, nellacornice unica di Villa Medici che per sedici anni e' stata ilsuo laboratorio artistico. La mostra propone diversicapolavori, tra cui La Chambre turque (1963-66),eccezionalmente prestato dal Centre Pompidou ed esposto pocolontano dalla stanza che raffigura, Japonaise a' la table rouge(1967-76) e Nu de profil (1973-77). Questi celebri dipinti sonoaccompagnati da una selezione di schizzi, fotografie e disegnipreparatori che permette di ripercorrere le diverse fasi dilavoro. Il percorso non si limita alle sale d'esposizione mainclude alcuni dei luoghi piu' emblematici di Villa Medici,reinventati da Balthus attraverso un metodo inedito diapplicazione del colore. Inoltre la camera turca, raffiguratanell'omonimo quadro, e' per la prima volta accessibile alpubblico. A Vienna la mostra, che inaugura a febbraio 2016,mette invece in particolare evidenza i legami tra Balthus e lacultura germanica, rivelando l'influenza decisiva del pensieromitteleuropeo sul lavoro del pittore. L'esposizione e'accompagnata da un importante catalogo, pubblicato da Electa,che comprende diversi saggi firmati da specialistiinternazionali dell'opera di Balthus. (AGI) .