AGI - Giuseppe Sempio, padre di Andrea, è indagato per corruzione nell'indagine della Procura di Brescia che vede accusato l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti per corruzione in atti giudiziari. La notizia, anticipata dal tg1, viene confermata da fonti qualificate.
Nella perquisizione a casa dei genitori di Andrea Sempio, era stato trovato un appunto scritto dal padre Giuseppe: 'Venditti gip archivia per 20.30 euro'. L'interpretazione degli inquirenti è che Venditti sarebbe stato corrotto con 20-30mila euro per agevolare l'archiviazione di Andrea Sempio dall'accusa di avere ucciso Chiara Poggi nel 2017. Il nuovo sviluppo investigativo fa pensare che a corrompere Venditti potrebbe avere contribuito, secondo l'impostazione della Procura bresciana, proprio il padre di Andrea.
Giuseppe Sempio avrebbe "orchestrato" il pagamento di denaro all'allora procuratore aggiunto Mario Venditti per indurlo a chiedere l'archiviazione della posizione di Andrea Sempio nell'indagine del 2017. Secondo quanto riferito da una fonte qualificata, "alcuni elementi trovati durante la perquisizione dell'abitazione avvenuta lo scorso 26 settembre e un altro insieme di cose ci fanno ritenere che, se c'è stato un passaggio di denaro, lo ha orchestrato lui".
La posizione della difesa
"Giuseppe Sempio non ha ricevuto nessuna notifica, nessun atto da cui risulti che è indagato". Lo afferma all'AGI l'avvocata Angela Taccia, legale di Andrea Sempio dopo avere appreso la notizia che Giuseppe Sempio è indagato per corruzione.
Manifesta sorpresa, invece, l'avvocata Marzia Gregorelli del foro di Brescia, indicata come legale d'ufficio nell'atto notificato a Giuseppe Sempio dalla Procura di Brescia in attesa di una nomina di fiducia: "Non conosco Giuseppe Sempio ovviamente, essendo stata nominata avvocata d'ufficio. Non ho ancora ricevuto nessun atto".
Le spiegazioni di papà Sempio ai pm
Una nota di previsione per le spese legali. Questo rappresentava, aveva spiegato agli inquirenti Giuseppe Sempio, il padre di Andrea, l'appunto "Venditti gip archivia X 20.30 euro" nel quale invece la Procura di Brescia intravvede il prezzo della corruzione dell'allora procuratore aggiunto Mario Venditti.
"Dovrebbe essere una previsione di spesa che avevamo fatto noi in casa, su quanto avremmo dovuto pagare agli avvocati alla fine della faccenda" aveva messo a verbale l'uomo, sentito dai finanzieri di Brescia e Pavia e dai carabinieri di Milano come testimone lo scorso 26 settembre. Ed era arrivata anche la sua spiegazione su chi fossero "quei signori lì" ai quali erano destinati dei soldi di cui parlava con la moglie Daniela in una conversazione in auto. "Sicuramente intendevo gli avvocati. Sono sicuro che mi riferivo agli avvocati".
In quei mesi di angoscia per le sorti del figlio, nel 2017, argomentò, spesero "tra i cinquantacinquemila e i sessantamila euro" per gli avvocati. "Visto che l'archiviazione è arrivata circa tre mesi dopo l'iscrizione, non è strano avere speso sessantamila euro per tre avvocati per tre o quattro mesi?" gli avevano domandato gli inquirenti. "Lo so che sembra strano, ma è così - aveva risposto -. Noi eravamo nelle loro mani, e non sapevamo una virgola di cosa facessero, eravamo in balia degli avvocati".
In arrivo un nuovo accertamento "non ripetibile"
L'iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Sempio emerge dalla notifica al padre di Andrea e all'ex magistrato Mario Venditti di "un avviso di conferimento di incarico per accertamento tecnico non ripetibile". La Procura di Brescia, si legge nel documento, ha conferito l'incarico al consulente Matteo Ghigo per estrarre la "copia forense" dei device dei due indagati "estesa sia ai dati presenti sia a quelli eventualmente cancellati riversando i dati cosi' estratti nella 'copia mezzo'. Le parti vengono avvisate che hanno la possibilità di nominare i loro consulenti. Le operazioni si svolgeranno il 3 novembre 2025 a Pinerolo con inizio alle 15 nello studio Difob dove è domiciliato Ghigo.
Dall'atto sembra emergere la volontà della Procura di Brescia di 'superare' le obiezioni che il Tribunale del Riesame aveva posto nelle settimane scorse annullando i sequestri dei dispositivi informatici di Venditti. La richiesta per il consulente Ghigo è di estrarre i "dati rilevanti" per le indagini dai device di Venditti e Giuseppe Sempio entro 45 giorni effettuando quindi quella selezione che, secondo il Riesame, non era stata fatta per Venditti violando i principi sanciti dalla Cassazione di contenere al necessario, solo in relazione alle ipotesi di reato, l'intrusione nella vita privata di una persona.
A breve l'audizione dei tre legali di Andrea Sempio
Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Sempio, nei prossimi giorni il procuratore di Brescia, Francesco Prete, e la pm Claudia Moregola continueranno a scavare nel contesto in cui sarebbe maturata la corruzione di Mario Venditti "orchestrata" dal padre dell'indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. Nei prossimi giorni verranno sentiti come testimoni gli avvocati Massimo Lovati, Federico Soldani e Simone Grassi, che assistevano Andrea Sempio nel 2017 e ai quali, secondo la tesi sostenuta dai genitori di Andrea, erano destinati i soldi che per la Procura rappresentano invece il prezzo della corruzione.
L'avvocato Fabrizio Gallo ha già fatto sapere che Lovati non si avvarrà del segreto professionale mentre non sono note le strategie degli altri due. Possibile anche che venga chiamata a l'ex sostituta procuratrice generale milanese, Laura Barbaini, che sostenne l'accusa contro Alberto Stasi nell'appello-bis. A Barbaini sarà chiesto conto dei due documenti, spediti su carta intestata il 17 e 23 gennaio 2017 e non protocollati da Venditti, nei quali diede dei consigli al collega, ora indagato per corruzione, sul fascicolo poi archiviato dal gip Fabio Lambertucci tre mesi dopo.