AGI - Una notte tra le fiamme e il fumo per i volontari, i vigili del fuoco, i forestali che da giorni sono impegnati su un fronte che ormai ha già distrutto oltre 500 ettari di vegetazione, senza risparmiare i pregiati vigneti di Lacryma Christi. La procura della Repubblica di Nola ha aperto un fascicolo contro ignoti, senza escludere che l'origine del disastro possa essere dolosa.
Trecase e Torre del Greco le zone che hanno richiesto lo sforzo maggiore. L'incendio sembrava arginato, ma poi un cambio di direzione del vento ha riacceso i focolai, minacciando anche alcune abitazioni.
Attivazione del tavolo di coordinamento
Alle 2 del mattino è stato attivato il tavolo di coordinamento presso la prefettura di Napoli, con i sindaci, il presidente dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, la protezione civile e le forze dell'ordine e l'Esercito, che ha inviato autobotti e uomini. C'è stato timore per un'azienda pirotecnica che rischiava di essere investita dalle fiamme e comunque minacciata dalle alte temperature.
Arrivano rinforzi dalle regioni vicine
I rinforzi arrivano anche dalle Regioni vicine. La Regione Lazio ha inviato 10 squadre antincendio, con 60 persone, 8 mezzi pick-up. L'accesso alle aree più vicine al fronte del fuoco è stato interdetto e la protezione civile ha sconsigliato a turisti e soprattutto curiosi di avvicinarsi per non intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.