AGI - La procura di Milano ha chiuso le indagini sul presunto depistaggio commesso da quattro carabinieri per sviare le indagini dopo l'incidente stradale del 24 novembre 2024 in cui perse la vita Ramy Elgaml.
L'inchiesta
I pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, hanno notificato due distinti avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Le accuse a vario titolo sono di depistaggio e favoreggiamento mosse nei confronti di due appartenenti al Reggimento e di altri due militari in forza al Nucleo radiomobile perché avrebbe fatto cancellare dei video dai cellulari di due distinti testimoni.
I dettagli
I due carabinieri del Nucleo radiomobile coinvolti nell'inseguimento dello scooter T-Max su cui viaggiava Ramy Elgaml "costringevano il testimone oculare", Omar E., autista di Ncc di 28 anni, "il cui documento d'identità veniva fotografato" con il cellulare di uno di loro due, a "cancellare dal proprio cellulare un file contenente un video appena effettuato" dell'incidente stradale in cui era morto il 19enne egiziano. E' quanto si legge nell'avviso di chiusura delle indagini preliminari.
Dalle indagini, anche attraverso consulenze tecniche sui cellulari del testimone e dei sei carabinieri coinvolti nell'inseguimento, è emerso che il militare indagato "cancellava dalla memoria del suo telefono" la foto del documento del 28enne "in modo ostacolare indagini, impedendo la tempestiva identificazione del principale testimone oculare presente ai fatti".