AGI - Era "visibilmente sotto l'effetto di stupefacenti" e aveva "minacciato il suo vicino con un coltello" Michele Noschese, il dj morto a Ibiza nella notte tra il 18 e il 19 luglio. Lo ha scritto il giornale locale, Diario de Ibiza citando un comunicato della Guardia Civil spagnola. Noschese era molto noto nel mondo techno e si era esibito in molte città europee e negli Stati Uniti.
Gli agenti hanno ricevuto una chiamata per minacce e quando sono arrivati a Santa Eularia hanno trovato "una persona con segni visibili di essere sotto l'effetto di sostanze stupefacenti", si legge sul sito. Dj Godzi "soffriva di allucinazioni ed era saltato a casa del suo anziano vicino, e lo minacciava con un coltello", si spiega ancora. "Gli agenti hanno cercato di bloccare l'aggressore che a quel punto ha iniziato ad avere convulsioni, secondo le informazioni fornite dalla Guardia Civil", si legge ancora nel Diario. Gli agenti "hanno cercato di rianimarlo eseguendo la manovra cardiopolmonare fino all'arrivo dei servizi medici, ma senza successo". Il dj "è morto sul posto", si riferisce nella dichiarazione delle forze dell'ordine.
Giuseppe Noschese, padre del Dj, ha dichiarato al quotidiano La Repubblica che la morte del figlio è avvenuta “mentre era sotto la custodia delle forze di polizia spagnole”. Secondo la sua versione, l'artista 35enne è stato colpito da tre pugni, due in faccia e uno alla schiena, e non è stato portato in ospedale, ma direttamente all'obitorio.
Alcuni media transalpini riportano dichiarazioni di testimoni secondo cui gli agenti si sarebbero recati a casa di Noschese dopo aver ricevuto lamentele per rumori durante una festa. Questo ha portato a un presunto scontro con i partecipanti alla festa. Il padre della vittima ha raccontato che le persone presenti alla festa gli hanno detto che suo figlio era stato picchiato a morte senza motivo dagli agenti di polizia e portato fuori di casa in braccio.
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