AGI - “Francesco correva, correva sempre – dicevano i genitori – con una forza inarrestabile, con una spinta alla vita che sembrava inesauribile. Ora corre nel Cielo, tra gli angeli, vive con Dio, nella luce eterna”. Con queste parole, pronunciate nell’omelia, don Cosimo Falconetti ha aperto i funerali del piccolo Francesco, celebrati nel pomeriggio di lunedì nella chiesa della Santissima Trinità a Barletta.
Il bambino, di appena quattro anni, è morto lo scorso 5 maggio in seguito a un tragico incidente in bici nel garage condominiale dell’abitazione familiare. Per il giorno delle esequie il sindaco Cosimo Cannito ha proclamato il lutto cittadino. Sulla piccola bara bianca sono stati deposti un orsacchiotto, le sue matite colorate e la sciarpa del Barletta Calcio, la squadra per cui faceva il tifo.
Un dolore che unisce
“Siamo qui con i cuori affranti, addolorati – ha detto ancora don Cosimo – le nostre menti confuse si aprono a un grande ‘perché’, che solo il Mistero può accogliere. Ma la Parola di Dio ci viene in aiuto: è luce che rischiara l’ombra di una tragedia che non trova spiegazione umana”. “Francesco non ci lascia, non vi lascerà mai. Sarà sempre con noi in Cristo. In Cristo nessuno muore: la vita non ci è tolta, ma trasformata”, ha aggiunto il parroco, esortando a seguire l’esempio di fede dei genitori: “Domenico e Rosalba (il papà e la mamma del piccolo, ndr), sin dal primo momento, si sono affidati alla preghiera. Non si può vivere questo dolore se non stringendosi a Cristo”.
Ricordi commossi
Commosso anche il ricordo dello zio del bambino: “Te ne sei andato così presto. Checco, sei stato un bambino eccezionale. Quante risate ci siamo fatti, mi mancherai. Ora veglia tu su tua madre, tuo padre, tua sorella Eleonora, gli zii, i cuginetti. In Paradiso c’è una persona che ti sta aspettando, abbracciala forte. Fa buon viaggio e vola”.
L'intervento della maestra
Poi l’intervento della maestra, che ha voluto fissare nella memoria collettiva l’essenza luminosa del piccolo Francesco: “Eri intelligente, astuto, capace, vivace, amabile. Tutto questo in un unico bambino. Avrei ancora tanto da dire, ma ora è Gesù a parlare con te, in quel cielo che hai sempre immaginato con i fogli bianchi, i colori, i pennelli, le forbici per ritagliare. Amavi tutto, qualsiasi attività. Spingevi il cielo con la fantasia”.
Il saluto dei compagni
Un pensiero speciale è andato anche ai compagni di classe, sconvolti ma uniti nel saluto. “Tutti ricordano la bellezza della vostra amicizia, le vostre risate, perfino i piccoli litigi. Speriamo che possano trovare conforto nel sapere che Francesco sarà sempre ricordato e amato”. Al termine della funzione, mentre il feretro veniva portato fuori dalla chiesa, tra la folla di concittadini accorsi, i suoi compagni d’asilo hanno voluto dirgli addio a modo loro: ballando le sue canzoni preferite. “Che il tuo sorriso, Francesco, così giocoso e bello, continui a brillare lassù, tra gli angeli del paradiso” – ha concluso la maestra – “Siamo certi che sei già arrivato dove l’amore abita”.
Il tragico incidente
Francesco, 4 anni, è morto il pomeriggio del 5 maggio nel garage condominiale di casa, nel quartiere 167 di Barletta. Secondo la madre, Rosalba Binetti, “mio marito stava giocando con il piccolo giù al box, prima suonando la batteria, poi il giro sulla moto elettrica ed infine sulla bicicletta, sul suo seggiolino come sempre facevano”. La bici a pedalata assistita avrebbe perso l’equilibrio su una rampa, facendo cadere padre e figlio. Il bambino ha riportato gravi traumi cranici ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale “Dimiccoli”, dove è deceduto nonostante due ore di rianimazione. “Vi chiedo rispetto per il nostro dolore e, se volete, una preghiera per il nostro angelo”, ha scritto la madre. L’autopsia ha confermato il trauma cranico come causa della morte. La Procura di Trani ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. “Sono sgomento. Come padre e come nonno”, ha detto il sindaco Cosimo Cannito, esprimendo il cordoglio dell’intera città.
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